I due fronti dell’Unesco: oltre alla bistecca 6 progetti per l’artigianato fiorentino
Nardella riceve i vertici italiani dell’organismo Onu. E apre la partita della bistecca
Ok alla «manutenzione» della città. L’Unesco approva il Piano di gestione del Comune, apre alla candidatura di Firenze come città della creatività per l’artigianato. E Palazzo Vecchio, mentre già lavora anche per il riconoscimento della bistecca alla fiorentina come patrimonio dell’umanità, lancia sei progetti per l’artigianato.
Ok alla «manutenzione» della città, contenuta nel Piano di gestione, da parte dei vertici italiani dell’Unesco. Che ora aspettano che Firenze candidi il suo artigianato come bene immateriale per capire se poterle attribuire anche il titolo di città «creativa». E, ma solo dopo, forse nel 2020, si affronterà anche la richiesta di un riconoscimento per la bistecca alla fiorentina.
L’incontro del sindaco Dario Nardella, del direttore del Centro Unesco del Comune Carlo Francini, dell’assessore allo sviluppo economico Cecilia Del Re con il presidente della Commissione nazionale italiana dell’Unesco, Franco Bernabé, è quindi l’occasione per fare il punto e provare ad andare avanti. «Abbiamo apprezzato — ha spiegato Bernabé — quanto è stato fatto per la gestione della città e l’individuazione delle criticità presenti. Una cosa che abbiamo particolarmente notato è l’attenzione ai temi attualità, il crescente peso nei centri storici italiani del turismo. Non è solo tutelando i monumenti che si preservano i siti Unesco, ma anche affrontando la pressione del turismo e con la difesa dell’ecosistema economico dei centri storici. Una volta trasformati in parchi a tema i centri vedono distrutta una parte del loro patrimonio storico». Per questo motivo, Bernabé e gli altri della Commissione Unesco hanno dato parere positivo al piano di gestione, perché ha visto «che gli strumenti individuati per tutelare la complessità economiche e l’abitato fanno parte della tutela. Ci auguriamo che l’esempio di Firenze sia adottato, è un metodo di lavoro vigoroso». Anche se alcuni problemi restano: «La diffusione grazie a strumenti tecnologici e di Airbnb e di bed and breakfast determinano una pressione sulle città che posta benefici molto limitati» e che ha raggiunto «aspetti selvaggi, questo fenomeno va regolamentato».
«Il giudizio positivo della commissione ci incoraggia — ha detto il sindaco Nardella — significa che le nostre misure vanno nella direzione giusta. Penso soprattutto alle regole che abbiamo imposto per mettere un freno alle attività di minimarket e fast food e alle recenti misure adottate in tema di street food. Ma dobbiamo anche guardare avanti — ha proseguito Nardella — per questo, proseguiremo con le misure per rendere il centro storico sempre più vivibile, tutelare il patrimonio culturale e puntare su un turismo di qualità».
La Commissione, in passato, aveva espresso dubbi sul futuro della sostenibilità della città, anche in riferimento ad alcune grandi opere. Bernabé non le cita, ma oggi apre alla loro realizzazione.
«Le grandi opere vanno ovviamente pianificate, valutandone l’impatto ambientale, ma devono essere fatte», perché «non credo che un Paese possa vivere senza. Anche l’Unesco, soprattutto negli ultimi anni, ha riconosciuto che il problema della tutela e della salvaguardia non può essere disgiunto da quello della crescita e della modernizzazione». Anche perché, prosegue, «una città non deve musealizzarsi. Se lo fa muore ed è sottoposta a quello che vediamo adesso: le orde dei turisti che la trasformano in un parco a tema». E c’è, secondo Bernabé, un esempio di fronte a noi: Milano. «Un esempio virtuoso, da imitare. Ricordo tutte le polemiche per i progetti sul suo rinnovamento urbano, ma oggi ci sono due aree che hanno cambiato completamente lo skyline della città e sono un punto di attrazione straordinario anche sul piano architettonico». L’unica opera che ha un riferimento fiorentino, citata da Bernabé, è l’Alta velocità, ma sempre quella milanese: «L’Alta velocità, con la progettazione di Porta Nuova, fa sì che una parte importante dell’attività economica italiana convogli su Milano». Nardella e Del Re incassano positivamente e si preparano: nella primavera del prossimo anno verrà presentata ufficialmente la candidatura della città come «creativa» per l’artigianato. E poi, successivamente, verrà lanciata anche la candidatura dell’«arte» della bistecca alla fiorentina. «Stiamo lavorando al comitato promotore: e sarà un complesso di attori che rappresenterà tutto il mondo legato alla bistecca, dalla filiera di produzione alla ristorazione passando dalla cultura», spiega l’assessore Cecilia Del Re.
Bernabè «Una città non deve musealizzarsi, se lo fa soccombe alle orde dei turisti»
Nardella «Il giudizio positivo ci incoraggia: le nostre misure vanno sulla strada giusta»