Una casa (stabile) per le eccellenze, sul modello Expo
Quando Firenze decise di aderire ad Expo 2015, cercando di allargare l’evento a tutto il Paese, per sei mesi aprì all’ex Tribunale di San Firenze la «Casa delle eccellenze».
Da qui passarono 190 tra artigiani, aziende di moda, meccanica, cibo ed enologia. Uno dei 6 progetti, già finanziati assicura l’assessore
Cecilia Del Re, per la candidatura Unesco riguarda una nuova «Casa delle eccellenze». Uno spazio fisico permanente, stabile (peraltro proposto già dall’ex assessore della giunta Renzi Sara Biagiotti per il concorso per i fondi della Bloomberg Foundation) dove creare una sorta di «show room» di tutti gli artigiani fiorentini. L’idea però è di allargare questa esperienza a tutto il territorio provinciale, con esperienze ed esposizioni di tutti gli artigiani dal Mugello al Valdarno, partendo da istituzioni e realtà già esistenti, per esempio il Museo della Paglia. Questo con due obiettivi, rivolti soprattutto ai turisti. Il primo è quello di proporre tutta la realtà del nostro territorio, non solo quella cittadina. Dall’altra, quella di puntare a promuovere anche esperienze fuori dalla città, in una ottica di delocalizzazione del turismo futuro: insomma, si può partire dall’Oltrarno per ammirare l’arte dell’artigiano che lavora sul ferro battuto, ma fare anche una visita fuori porta per scoprire che i coltelli si fanno, e meravigliosamente, anche a Scarperia. E magari passare da un ristorante tipico del capoluogo ad uno del Mugello.