Le outsider
Fiorentina e Lazio, lo scontro diretto fra gemelle diverse
Separate dalla nascita. Sorelle, senza saperlo. Lazio e Fiorentina viaggiano a braccetto. Storia, risultati, numeri. Stanno lì, sull’uscio di casa delle grandi, e ogni tanto riescono a entrare. Del resto si sa. Da queste parti comandano loro: Juventus, Milan, Inter. Dietro di loro, per successi (e oggi anche per numeri, fatturati, ricchezza) Roma e Napoli. Cinque squadre, per un motivo o per l’altro, (quasi) unanimemente riconosciute «più importanti» delle altre. Poi (appunto) Fiorentina e Lazio.
Domenica, all’Olimpico, si ritroveranno faccia a faccia. I viola volano (terzi in classifica con 13 punti) ma i biancocelesti (12 punti) sperano nel sorpasso. Vicine. Quasi appaiate. Come sempre. Dai un occhio alla storia della Serie A e ti accorgi che da quando esiste il campionato a girone unico (1929-1930) la Fiorentina ha collezionato 4.003 punti in 2.696 partite. Un ruolino che la rende la quinta squadra (per punti fatti), alle spalle di Juventus, Inter, Milan e Roma. La Lazio (settima) sta poco più indietro: 2.555 partite, e 3.578 punti fatti. Tra le due, il Napoli. E poi i successi. I viola, si sa, vantano due scudetti. Il primo vinto nel ‘55-’56 il secondo, per il quale si stanno organizzando grandi celebrazioni visto che cade il 50simo anniversario, nel ‘68-’69. Idem la Lazio. Due titoli. Uno nel ‘73-’74, e un altro nel ‘99-’00. E ancora. La Fiorentina, in bacheca, ha 6 Coppe Italia. E la Lazio? Anche. Semmai, a far la differenza, sono i tempi.
Molto più recenti i successi biancocelesti (Coppa Italia nel 2013, Supercoppa Italiana l’anno scorso) rispetto a quelli viola. E qua veniamo al grande, forse unico, nervo scoperto per i Della Valle nel perenne confronto con Claudio Lotito. Quella frase che salta fuori ogni volta che le due società vengono messe a confronto. «Lui, almeno, ha vinto». Due volte la Coppa Italia, e due volte la Supercoppa. E veniamo, quindi, al parallelo tra le due proprietà. Da quando, per intendersi, la nuova Fiorentina dei fratelli Tod’s è tornata in Serie A. Da quella stagione (2004-2005) i viola hanno giocato 403 partite (le stesse, ovviamente, della Lazio) raccogliendo 594 punti. Risultati che le valgono il quinto posto complessivo in classifica. Sapete chi c’è alle sue spalle, sesta? Esatto. La Lazio, con 586 punti. Separate da sole 8 lunghezze ma unite, incredibile ma vero, dallo stesso identico numero di vittorie: 162.
Chi vince domenica insomma, da questo punto di vista almeno, stacca l’altra. Vogliamo restringere il quadro e prendere in considerazione soltanto gli ultimi dieci campionati? Bene. Eccole lì, ancora una volta appaiate ma, stavolta, con ordine invertito. Lazio sesta (305 match e 459 punti) e Fiorentina settima, con 444 punti. Un sorpasso, ed una differenza di punti, maturato l’anno scorso: la squadra di Inzaghi ha chiuso quinta, quota 72 con i viola che si sono fermati all’ottavo posto, con 57. La differenza? Quindici punti. Esattamente quella (totale) se si considerano le ultime dieci stagioni.
Ora, la banda di Pioli, ha messo nel mirino Immobile e compagni. Si presenta all’Olimpico con un punto in più, e non ha nessuna intenzione di fermarsi, mentre i biancocelesti sono chiamati a riscattare la pessima sconfitta in Europa. Lazio, e Fiorentina. Lì, sull’uscio di casa delle «grandissime», ci sono sempre loro.