Toscana Aeroporti, addio possibile «Se il governo cambia il piano...»
Naldi difende il progetto per il Vespucci: «Alternative? Sciocchezze»
Dopo aver parlato dal palco per introdurre il video di Eduardo Eurnekian alla fine dell’assemblea si è fermato con i giornalisti per fare il punto della situazione. E per la prima volta Roberto Naldi ( foto), vicepresidente di Toscana Aeroporto e presidente di Corporación América Italia, ha fatto capire se che se la pista e il nuovo terminal del Vespucci non si potranno realizzare il colosso argentino, azionista di maggioranza della società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa, potrebbe disinvestire. E andarsene.
«Se c’è un cambiamento stravolgente dal punto di vista degli impegni e del piano nazionale aeroporti vigente, in base al quale stiamo facendo gli investimenti sui due scali, tutto può essere»: così Naldi ha risposto ai cronisti che gli chiedevano se la società poteva ad abbandonare la Toscana, viste le nuove difficoltà a livello politico sulla realizzazione del masterplan di Peretola. Un «tutto può essere» tanto più importante perché arrivato dopo la rivelazione di quanto accaduto recentemente: «Corporación América non ha intenzione di vendere. Ci hanno offerto il doppio di quanto abbiamo investito ed Eduardo Eurnekian in persona ha detto di no, ribadendo che non siamo investitori speculatori ma investitori per far crescere». E non solo. Naldi sull’ingresso nel capitale del fondo sovrano di Dubai e i nuovi possibili scenari ha aggiunto: «Il socio non è pentito dell’operazione e l’accordo serve per lo sviluppo in Italia, per il progetto Toscana e per progetti di sviluppo nell’area dell’Est e del bacino Mediterraneo».
Eduardo Eurnekian, nel video messaggio ha sottolineato come il gruppo investirà su Firenze 350 milioni — «60 milioni solo di opere ambientali» — e che il lavoro di Toscana Aeroporti «acquisisce un’importanza fondamentale nel posizionamento della Toscana». Naldi poi si è accalorato contro «le fantasie degli improbabili esperti, le sciocchezze tecniche che sento!». «La pista dell’aeroporto di Firenze non è prolungabile, è
❞ Eurnekian in video Investiremo su Firenze 350 milioni di euro, 60 milioni soltanto per le opere ambientali Servirà al posizionamento di tutta la Toscana
una stupidaggine tecnica come proporre la terza pista a Pisa: non ce l’hanno Jfk, Heathrow o Gatwick...». Per Naldi le due proposte «probabilmente» sono un modo per far ripartire da zero l’iter autorizzativo per il potenziamento dello scalo fiorentino. «Pisa cresce anche grazie a Firenze — ha concluso — ed i due scali hanno vocazioni differenti. Noi stiamo facendo e faremo tutto rispettando norme e regolamenti e in base al piano aeroportuale vigente che dice che i due scali sono strategici. A Firenze siamo pronti a partire e a Pisa stiamo per chiudere un nuovo contratto di 5 anni con Ryanair».