Al patrimonio nascosto ci pensano gli studenti
Ci pensano i ragazzi delle superiori. Quelli della rete Gaia (sodalizio tra l’Istituto Alberghiero A. Saffi, il liceo classico Michelangiolo, l’Istituto di Istruzione Superiore Salvemini – Duca d’Aosta e l’Istituto di Istruzione Superiore Enriques – Agnoletti) che hanno appena ottenuto il finanziamento per un progetto speciale, dedicato ai gioielli nascosti del patrimonio artistico locale. Si chiama «Il Patrimonio artistico preso per mano dalle scuole» e fa parte del piano d’interventi Programma Operativo Nazionale (PON) del Miur, finanziato dai fondi europei e rivolto al potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico e paesaggistico: un programma, da ottobre a primavera, che vede gli studenti parte attiva della conservazione, manutenzione e gestione dei beni culturali di Firenze e dintorni. Affiancati dai professori, e da professionisti del Polo Museale della Toscana, dell’Accademia della Crusca e della Fondazione Memofonte. «Nel progetto sono coinvolte quattro scuole con indirizzi diversi: ognuna apporterà una specifica competenza riferita al proprio ambito di studio», ha raccontato Francesca Lascialfari, preside del Saffi che della rete Gaia è capofila. «Anche i luoghi sono differenti, accomunati dall’essere patrimonio artistico cosiddetto “minore” non per importanza, ma perché nascosto al grande pubblico. Proprio qui sta la sfida per i ragazzi». Al Saffi toccheranno le aperture straordinarie dei cenacoli del Fuligno e di Andrea Del Sarto, con accoglienza turistica e cene a tema; al Michelangiolo la gestione della Sala Capitolare del Perugino e della biblioteca scolastica; al Salvemini, archivistica e aperture della biblioteca; all’Agnoletti visite guidate, laboratori e parte social (con l’Accademia della Crusca) alle ville medicee di Petraia e Castello.