Giù dall’aereo, planando su Firenze
Da domani i lanci dall’aereo insieme agli istruttori
«Con la tramontana si arriva a Siena...» «Ma l’atterraggio è in sede tramviaria?»
In una città dove ancora prosegue l’interminabile «melina» sull’ampliamento dell’aeroporto, ecco arrivare — ironia della sorte — la notizia che a «volare» sul cielo fiorentino saranno direttamente le persone. Da domani, a Firenze, sarà difatti possibile paracadutarsi in tandem con «Skydive dream Florence». «Non è richiesta alcuna esperienza», si legge sul sito dell’agenzia. Ma come funziona il servizio? L’attività è «basata» su un agriturismo a circa due chilometri dal centro, dove gli aspiranti «jumper» saranno accompagnati da una navetta che partirà vicino a Boboli.
Qui ci sarà un brief con l’istruttore che si lancerà in tandem con i clienti: un breve allenamento a terra per prepararsi al «tuffo» — l’intera esperienza durerà tre ore — e via all’aeroporto. Non senza strizzare l’occhio ai social: durante il trasferimento aereo sarà disponibile una rete wi-fi per chat e dirette. Poi, dopo una panoramica sul Chianti, ecco il conto alla rovescia, con salto nel vuoto, 45 secondi di caduta libera «a 200 miglia orarie» — circa 320 km/h — e possibilità di essere ripresi in video da un «regista volante». Successivamente, ad un chilometro e mezzo da terra, l’apertura del paracadute e la vista mozzafiato su Firenze — che è «no fly zone», dunque sia il volo che l’atterraggio saranno fuori dalle mura — prima dell’atterraggio.
Tre, per adesso, gli istruttori qualificati disponibili: il padovano Manuel Basso, con alle spalle 18mila salti totali, il pilota di tuta alare Matt Munting ed il «figlio d’arte» Nick Scalabrino. I prezzi? Salati. 399 euro per il tandem base, 649 per il salto con videomaker. Ad Arezzo, stesso servizio, si spendono 185 euro (239 euro per quella con video). A Lucca il tandem base si fa a 145 euro. Tant’è che molti utenti su Facebook lo hanno fatto notare: «Con 700 euro vo una settimana a Formentera». Skydive, però, replica: «Saltare sopra una metropoli ha purtroppo dei costi di gestione diversi dal convenzionale. I nostri aerei decollano da un aeroporto internazionale e atterriamo nel campo di una villa della campagna fiorentina. Servono pulmini per spostarsi, il check-in all’aeroporto…». Insomma: prendere o lasciare. Polemiche a parte, le prime reazioni sembrano buone: 2 mila like e oltre 500 commenti su Fb tra entusiasmo e tipica ironia fiorentina: «Con la tramontana si arriva a Siena», «Utile per il traffico», «Atterraggio in sede tramviaria?».