Balletto dell’Orologio «Lì gli sgomberati» Proteste e dietrofront
Sarà sgomberato a breve l’immobile occupato in via Panciatichi. E, in un primo momento, Palazzo Vecchio aveva pensato di usare come sistemazione per i «soggetti fragili» che verranno sgomberati, cioè minori e le loro madri (gli uomini, se non hanno situazioni di emergenza, non vengono accolti dal Comune dopo gli sgomberi) la Palazzina dell’Orologio, in viale Corsica. Finora usata per il cantiere della Tav, l’amministrazione l’ha richiesta a Rfi ed ha messo nero su bianco che doveva essere usata proprio per i soggetti «fragili» di quello sgombero. Circa 25 famiglie.
«È un atto superato», risponde l’assessore al Welfare Sara Funaro dopo che La Nazione ha parlato della notizia e dei malumori arrivati dai dipendenti comunali (soprattutto vigili) che mal digerivano, secondo il quotidiano, la presenza di ex occupanti sgombrati accanto ai loro uffici. «Dopo una serie di sopralluoghi, abbiamo capito che poteva essere usata per altri scopi sociali», aggiunge Funaro. L’idea è di partire con l’«emergenza freddo», questo inverno «ed altre emergenze». Ma c’era anche un bando di gara, per il progetto degli sgomberati di via Panciatichi: «Cambierà tutto l’utilizzo». Ma ancora l’atto che cambia la destinazione «non c’è». Ma quella Palazzina dell’Orologio sarà usata per altro». Da quando ancora non si sa.
Resta il tema degli sgomberi, perché il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha emanato una circolare, forte della legge 48 del 2017, chiedendo di procedere a liberare le case ed altri immobili occupati. Ma ha inserito anche un ordine che ha lasciato di stucco Palazzo Vecchio: se, come sempre, è dovere del Comune assistere i «soggetti fragili», cioè soprattutto donne e minori, non lo era per gli uomini
Disobbedienza Funaro: «Non seguiremo la circolare di Salvini. Accogliamo solo i soggetti fragili»
«che possono o stanno lavorando o non hanno altre esigenze», spiega la stessa Funaro. Invece, la circolare chiede espressamente che «per tutti gli altri occupanti che non si trovano in situazioni di fragilità potrà essere ritenuta sufficiente l’assunzione di forme più generali di assistenza, da rendersi nell’immediatezza dell’evento. Ad esempio, potranno essere individuate strutture provvisorie di accoglienza ove poter collocare gli occupanti per il tempo strettamente necessario all’individuazione da parte loro di soluzioni alloggiative alternative». Funaro annuncia «disobbedienza».
«Noi non lo faremo», taglia corto. Perché? «In termini di accoglienza, diventa un boomerang. Avremmo bisogno di dieci Palazzine dell’Orologio — spiega — Fino ad oggi ci siamo occupati solo dei fragili, minori, disabili, mamme. Gli altri vanno per la loro strada: se si è in grado di lavorare e fare quello che si vuole, non tocca a noi».
Sono circa una ventina gli immobili occupati in città, per circa 500 persone. Secondo la circolare dell’Interno, andrebbero sgomberati tutti per evitare «risarcimenti gravosi» chiesti dai proprietari.