«Imprigionata 35 minuti nel parcheggio»
Il racconto di Violetta: non si poteva uscire per il blocco totale che c’era fuori
«Al momento di uscire, sono rimasta 35 minuti bloccata dentro il parcheggio della stazione per via dell’ingorgo». A raccontare una domenica da incubo è Violetta Toxiri, un’istruttrice cinofila che vive in Chianti e che aveva deciso di trascorrere un pomeriggio in centro città. «Sono arrivata alle due del pomeriggio e non c’era molto traffico. Ma quando sono tornata in stazione per andare a casa, era tutto bloccato. Al momento di salire in macchina, ho guardato l’ora, erano le 17,40».
Violetta fa giusto pochi metri con l’automobile e si ritrova ferma. «Non ci si muoveva di un passo, immobili e non c’era modo neppure di chiamare i vigili, perché laggiù al piano -4 il mio cellulare non prendeva — racconta — Il bambino ha cominciato a urlare e a piangere. Per fortuna in macchina ho sempre tutto quel che serve, gli ho potuto dare da mangiare e sono riuscita a calmarlo un po’». L’attesa è lunga, l’odore di smog è forte, e dopo un bel po’ di tempo è un dipendente del parcheggio a fare il giro tra chi è in coda e a consigliare agli automobilisti di spegnere i motori. «Dentro il parcheggio non si andava a passo d’uomo, si stava proprio fermi. Mi ci sono voluti 25 minuti per entrare sulla rampa».
Di norma, quando si paga il parcheggio si hanno solo 15 minuti per uscire, altrimenti bisogna pagare di nuovo. Ma Violetta ha il telepass: «Per me il problema non si è posto, per altri non so». Poi, una volta sulla rampa, poco a poco la situazione si sblocca, Violetta riesce a chiamare la centrale della municipale che l’avvisa che due squadre di vigili sono in Santa Maria Novella per gestire il traffico. Così la situazione migliora, ci vogliono «solo» dieci minuti a percorrere la rampa che dà sul lato basilica e arrivare in piazza Stazione. Incubo finito? «Macché, era tutto bloccato, ci ho messo quasi cinquanta minuti per arrivare alla Fortezza. È stato un pomeriggio tremendo — racconta Violetta — La prossima volta credo che lascerò la macchina a Villa Costanza e verrò in centro con la tramvia. Però è una cosa un po’ assurda che chi viene dal Chianti debba prendere l’autostrada per arrivare in centro».
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Vicolo cieco
Non potevo nemmeno chiamare i vigili perché eravamo sottoterra e i telefoni non prendono
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Camera a gas
Non si respirava più, è stato un dipendente a bussare ai finestrini per fare spegnere i motori