Il rugby anche di tacco Per dare una spallata a femminicidi e abusi
L’esperienza della Florentia, società di serie B dell’Isolotto
La palla ovale, nel quartiere dell’Isolotto, non è solo agonismo ma significa anche far crescere i ragazzi ed i loro genitori. Merito della Florentia Rugby, nata nel 2013, dall’unione del Bombo Rugby e del Firenze Rugby Club.
Una società giovane, ma con radici robuste, frutto della passione del Bombo, una società nata su un’esperienza scolastica e poi cresciuta a livello giovanile, e del Firenze Rugby Club, con la prima squadra stabilmente presente nei campionati di serie B e C. «Cerchiamo sempre di formare un rugby man e non un rugby player», spiega Paolo Gori, tra gli animatori della Florentia Rugby nonché ancora giocatore tra gli old ovvero gli over 35 dove c’è anche Alberto Turchi, 62 anni, tra i più anziani del campionato. «Come società abbiamo da sempre collaborato per dare una mano in un quartiere non semplice di Firenze. Inizialmente — prosegue Gori — abbiamo partecipato alle feste usando i nostri “terzi tempi”, tipici del rugby, per fare raccolta fondi o prestando la nostra esperienza nell’organizzare cene per eventi benefici. Poi abbiamo iniziato a partecipare ad azioni sociali e di sensibilizzazione a criticità culturali».
Un progetto che si è sviluppato nella scorsa estate. «Ci siamo impadroniti di una piazza per tre giovedì ed abbiamo parlato di rugby, inclusione sociale, riscatto personale e, tema a noi caro, il contrasto alla violenza sulle donne. Non era il nostro campo — aggiunge Paolo Gori — ma ci abbiamo provato e siamo andati a meta. Nella nostra festa di inizio stagione abbiamo cercato di far capire ai piccoli la gestione della violenza con l’intervento di due psicologhe e abbiamo lanciato 250 palloncini in ricordo di Michela Noli, vittima di femminicidio proprio nel nostro quartiere. L’associazione Artemisia e le nostre Tacco ovali hanno fornito informazioni e raccolto fondi per finanziare azioni sul tema». Anche l’esperienza delle «Tacco ovali» è una novità nel panorama del rugby. «Sono le mamme dei nostri bambini — spiega ancora il giocatore degli old — che compongono il settore giovanile. Anche loro si sono messe in gioco per la Florentia e partecipano a tornei amatoriali».
La prima squadra milita in serie B e vuole crescere. «Con la società abbiamo un progetto in quattro anni per arrivare in serie A. Quella di quest’anno è la seconda stagione — spiega Luigi Ferraro con trascorsi da giocatore anche nel Petrarca e nel Calvisano dove ha vinto due scudetti e Viadana dove vinse la Coppa Italia — e cerchiamo di strutturarci meglio». Con una squadra in parte rinnovata. «Siamo riusciti ad operare bene sul mercato. Abbiamo preso l’estremo Jacopo Bastiani, il pilone destro Antonio Tancredi, Fabio Nannini e Yuri Spatola, entrambi piloni sinistro e Francesco Ghini, primo centro. Tutti ragazzi di qualità con esperienze anche in serie A — aggiunge Ferraro — e che hanno giocato anche nelle accademie giovanili. E ho inserito in squadra quattro ragazzi provenienti dalle giovanili». Obiettivo, i play off promozione, e non solo. «Vogliamo di vincere tutte le gare casalinghe — conclude Ferraro — Non sarà facile ma cercheremo sempre di rendere dura la vita agli avversari».