Corriere Fiorentino

«Il mio Davide»

VALORI UMANI, SENZA RIBALTA

- Di Sandro Picchi

Il pensiero affettuoso e delicato viaggia sempre verso il capitano scomparso. L’intervista di Walter Veltroni sul Corriere della Sera di ieri a Francesca Fioretti, la coraggiosa compagna di Davide Astori; la dedica di German Pezzella dopo il suo primo gol con la nazionale argentina; la fascia al braccio che è rimasta quella intoccabil­e, con il numero 13; Vitor Hugo che nell’intervista che pubblichia­mo oggi rinnova il ricordo del suo compagno scomparso ma sempre presente; Marcos Alonso, finalmente approdato in nazionale, che confida di ritrovarsi spesso e all’improvviso a pensare a Davide, e come lui tanti altri ex compagni, trasportat­i su altre rotte e su altre maglie dalle vicende del calcio, ma che rinnovano il ricordo di Astori appena ne hanno l’occasione.

È stato proprio Vitor Hugo a inventare, anche se la parola sembra fin troppo meccanica per essere quella giusta, il saluto al capitano, dopo il gol al Benevento nello scorso campionato, saluto che viene ripetuto alla fine di ogni partita insieme ai tifosi. E nello spogliatoi­o i viola continuano a cantare i cori per Davide. Per chi sospetta e teme, forse con qualche ragione, che il mondo del calcio sia l’alloggio permanente e comodo del basso profilo dei sentimenti, l’esempio della Fiorentina si pone come una smentita, ma in tutto questo c’è anche la misura del valore di Astori come persona. Nel calcio strapazzat­o dagli eccessi, la figura di un calciatore che infine emerge per le sue qualità di persona e non di personaggi­o (il personaggi­o, per essere tale, deve andare oltre le righe) e che per questo diventa un esempio — e che anche per questo viene rimpianto — è un segnale che, anche tra il pubblico, anche tra tifosi solitament­e avversari possono cadere le barriere del cinismo. Astori ha portato alla ribalta, andandosen­e, i valori di chi non cerca pubblicità, di chi non cerca la ribalta. Domenica, alla ripresa di un campionato dove, in generale, si vola poco, si troveranno di fronte la Fiorentina dai finora buoni valori casalinghi e il Cagliari giudizioso e silenzioso. Le due squadre di Davide Astori.

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