Via de’ Neri, la sera della pace Sindaco, commercianti e abitanti insieme a tavola
In 130 alla cena in strada organizzata dal comitato dopo l’ordinanza anti bivacco
È finita a tarallucci e vino, anzi, a sbriciolona e Chianti la cena di via de’ Neri, organizzata dai commercianti e dai residenti della strada. Dimenticate le polemiche per la contestata ordinanza «anti mangiatoia» scattata ad inizio settembre — divieto dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 21 di consumare alimenti soffermandosi sui marciapiedi e sulle soglie dei negozi — e per le precedenti resse di turisti, in spasmodica attesa di addentare le schiacciate dell’«Antico vinaio». Solo voglia di fare pace, stare in compagnia e naturalmente mangiare buon cibo.
«L’identità di tanti negozi passa anche da queste occasioni», ha dichiarato Jacopo Cellai, consigliere di Forza Italia, sottolineando come «quando strade così fanno rete, c’è meno bisogno dell’intervento della politica». Dello stesso avviso il «Re di TripAdvisor», Tommaso Mazzanti, proprietario dell’«Antico vinaio»: «Vedere 130 persone stare insieme a tavola è uno spettacolo bellissimo, bisogna fare i complimenti alla presidente dei commercianti di via de’ Neri, Roberta Pieraccioni: ora il gruppo è compatto. L’ordinanza? Ha portato tranquillità. Ero dispiaciuto per la situazione: ci ho messo l’anima, rimboccandomi le maniche e cercando di dare il mio contributo, con tre persone a controllare le file ed altri due dipendenti addetti alla pulizia». La stessa Pieraccioni si è detta entusiasta di «una strada che finalmente riemerge, spero che questa sia l’occasione per confrontarsi tra residenti ed esercenti, scambiandoci suggerimenti per migliorare ancora la vivibilità di via de’ Neri: stiamo già lavorando per Natale, vogliamo organizzare un concorso per il presepe più bello».
Alla cena non mancava il sindaco Dario Nardella: «Con Roberta siamo di schieramenti diversi, ma abbiamo comunque collaborato per la strada: la prima bandiera è Firenze. L’ordinanza non aveva finalità punitive, non abbiamo fatto neanche una multa: volevamo solo trasmettere la cultura del rispetto».
Menù di categoria: antipasti di sbriciolona al tartufo dell’«Antico vinaio», affettati misti della «Macelleria» storica e crostini con trippa del «Budellino», primi a base di matriciana della «Tavernetta della Signoria», ribollita della «Trattoria Benvenuto» e lasagne di «Sgrano», e ancora i secondi piatti, con porchetta della «Prosciutteria», parmigiana della «Fettunta» e pizze di «Pizza Napoli». Per chiudere in bellezza: una torta di frutta di «Renato e Patrizia».