Corriere Fiorentino

Cascina: lascia l’assessora che ha offeso Cristina Parodi

Cascina, Avolio (Fratelli d’Italia) si dimette. Ceccardi: ora la giornalist­a Rai chieda scusa ai leghisti

- P.C.

Prima il video con le offese a Cristina Parodi e le risposte a chi la criticava, poi le scuse (ma senza citare la giornalist­a Rai) e infine, due giorni dopo, le dimissioni. Tanto è durata la «resistenza» di Sonia Avolio, l’assessora di Cascina che si era scagliata contro Parodi per le sua analisi sull’ascesa politica di Salvini, dovuta secondo la giornalist­a Rai ad «una componente di rabbia, ma anche di paura e ignoranza».

«Volevo mandare un messaggio alla Parodi, che dice che quelli che votano per Salvini sono degli ignoranti — aveva detto Avolio (Fratelli d’Italia) nel video — Ignorante vuole dire senza conoscenza ed è lei che non sa più quante corna ha. Ma glielo dico io: una per ogni lentiggine, se riesce a contarle. E che vada con la su’ sorella, insieme ai tegami». Un riferiment­o al marito di Parodi, il sindaco Pd di Bergamo Giorgio Gori, e alla sorella Benedetta, famosa per i suoi programmi tv sulla cucina. Polverone politico immediato, ma richieste di dimissioni cadute nel vuoto. Poi ieri mattina il vicesindac­o di Cascina, Dario Rollo (Lega), si è scagliato contro la collega di giunta su Facebook: «Mi vergogno per quel video — ha scritto — e mi dissocio in maniera netta e categorica. Avolio si assuma le sue responsabi­lità».

Il post è stata un po’ l’ultima «spinta» ad Avolio, le cui parole hanno creato un caso anche dentro il centrodest­ra, tant’è che ieri mattina il segretario regionale di FdI, Francesco Torselli, è dovuto andare a Cascina per sbrogliare la situazione. Si è così arrivati alle dimissioni dell’assessora, subito accettate dalla sindaca leghista Susanna Ceccardi, che ha rilanciato: «Ora aspettiamo anche le scuse di Parodi a milioni di italiani che sono stati definiti ignoranti solo per aver votato la Lega».

La stessa Avolio non ritratta fino in fondo: «Ho sbagliato nella forma ma non nella sostanza: Parodi ha fatto un uso pessimo del servizio pubblico». FdI la ringrazia per la «serietà» e la «dignità», e lo stesso fa Ceccardi.

Chiuso il caso Avolio, ieri la pupilla di Salvini ha debuttato come neo-commissari­a della Lega toscana, guidando il direttivo regionale. Ai dirigenti leghisti Ceccardi ha chiesto tre cose: «Farsi vedere di più nelle piazze, lavorare alle liste per le Amministra­tive coinvolgen­do le persone normali (dal barista all’avvocato), dire no all’ingresso dei trombati nel partito». E i commissari locali nominati dal suo predecesso­re Manuel Vescovi? «Non taglio teste tanto per fare. Ho chiesto a tutti loro dettagliat­e relazioni su ciò che hanno fatto».

Il debutto della sindaca

La neo-commissari­a della Lega riunisce i dirigenti toscani: «Facciamoci vedere di più nelle piazze e occhio ai trombati»

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Gli insulti dell’assessore sul giornale di domenica
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Sonia Avolio

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