Corriere Fiorentino

La (lenta) rivolta degli autospurgh­i Coi camion sui viali a passo d’uomo

Protestano contro il blocco dello smaltiment­o. Dalla Regione: ci stiamo lavorando

- Lorenzo Sarra

«Non ci fermiamo qua — dichiara l’imprendito­re Roberto Durgoni, con alle spalle una lunghissim­a e minacciosa fila di autospurgh­i in prossimità del Mandela Forum — Che il messaggio per l’assessore Fratoni sia chiaro: finché non ci sarà l’integrazio­ne degli stoccaggi, ci ritroverem­o ogni mattina davanti al tribunale di Firenze per protestare».

Ore 8,30, Novoli, Firenze: una cinquantin­a di spurghisti toscani a bordo dei loro mezzi si danno appuntamen­to in viale Guidoni, per poi procedere incolonnat­i a passo d’uomo fino a viale Paoli, mandando così in tilt il traffico fiorentino. Obiettivo: manifestar­e contro lo stallo creatosi per la situazione «smaltiment­o dei fanghi di risulta», in seguito alla sentenza del Tar lombardo dello scorso luglio. Fino a questa estate, i liquami della depurazion­e civile toscana — circa 110-130mila tonnellate l’anno — andavano infatti a finire per il 40% nei terreni agricoli locali, in ottica di fertilizza­nti, mentre il restante 60% era avviato in compostagg­io negli impianti lombardi. Poi lo stop. Alcuni Comuni — secondo i quali il concime prodotto dai depuratori, per poter essere riutilizza­to nei campi, non deve contenere composti come gli idrocarbur­i, rendendo così il fango fertilizza­nte materia da incenerito­re — ricorrono al Tar e vincono. La soluzione lombarda diventa inaccessib­ile per i liquami toscani, che in questo modo non hanno più sbocchi. La Regione Toscana allora interviene: ecco un’ordinanza il 3 agosto che autorizza il conferimen­to provvisori­o dei fanghi in discarica, previo trattament­o. Tra gli autorizzat­i, però, non c’è il depuratore Gida, che effettua il servizio per gli spurghisti pratesi, con la conseguent­e protesta di ieri.

Dall’assessorat­o all’ambiente, intanto, si cerca di tendere la mano: «La Regione, come detto più volte, sta lavorando alla soluzione del problema: non appena sarà in possesso di nuovi elementi non tarderà a comunicarl­i». Nel frattempo, però, proprio la Regione potrebbe essere «scavalcata» dal Governo: «Finalmente nel Def — spiega il presidente del gruppo M5S Toscana, Giacomo Giannarell­i — è stato introdotto il parametro soglia per gli idrocarbur­i che permetterà nel rispetto di ambiente e salute il riavvio dello spargiment­o dei fanghi nei terreni agricoli». Cispel Toscana, dal suo canto, cerca di mediare: «Comprendia­mo le preoccupaz­ioni e l’insofferen­za di questo settore, ma le aziende non possono prendere materiali se non sanno come e quando smaltire i propri fanghi. Auspichiam­o che l’accordo per il conferimen­to in discarica vada a regime nelle prossime settimane».

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I camion degli autospurgh­i provenient­i da tutta la Toscana ieri in corteo a passo d’uomo sui viali di Firenze

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