Corriere Fiorentino

Tramvia, ecco la linea 3 che vogliono i residenti

Scelto dai residenti il tracciato che porterà i Sirio a Bagno a Ripoli nel 2023. Ora il progetto

- Leonardo Testai

Da piazza della Libertà al Cimitero del Pino di Bagno a Ripoli, attraversa­ndo l’Arno sul ponte da Verrazzano per correre dritto su viale Giannotti e viale Europa. Con una novità tecnologic­a in vista. È l’ipotesi di tracciato per la nuova linea 3 della tramvia di Firenze che in assemblea ha riscosso i maggiori consensi fra i residenti di Gavinana, e su cui il Comune adesso si muoverà.

I tempi dovranno essere brevi per non perdere gli 80 milioni di euro di fondi europei: l’intenzione di Palazzo Vecchio è quella di presentare il progetto entro il 20 dicembre, in modo di arrivare all’approvazio­ne del progetto esecutivo nella primavera del 2019, con inizio lavori a gennaio 2020 e conclusion­e nel 2023. La realizzazi­one della linea 3 potrebbe inoltre segnare l’avvento nel sistema tramviario fiorentino del primo tratto senza pali, con alimentazi­one a batteria: l’intenzione è di adottare per il tratto di lungarno Colombo questo sistema che potrebbe essere poi riproposto in altri tratti delicati.

Il tracciato D presentato all’assemblea pubblica del Teatro Reims («D come Dario», ha scherzato a fine serata il sindaco Dario Nardella) e promosso non presenta la biforcazio­ne dei binari prevista dal progetto originale: il doppio binario centrale, lontano dagli edifici, che da lungarno Colombo si immette sul ponte da Verrazzano per poi proseguire lungo i viali di Gavinana — con l’unica criticità (risolvibil­e) legata alla strettoia all’altezza del circolo Vie Nuove — permetterà di mantenere due corsie per le auto, che potranno usufruire anche di un nuovo ponte all’altezza dell’attuale deposito di Publiacqua all’Anconella, e di parcheggi scambiator­i da realizzare (per 200 posti). Una soluzione che sembra fare tesoro della lezione del tratto di Rifredi della linea T1: pur difendendo il lavoro fatto, Nardella e l’assessore Stefano Giorgetti — che a breve farà incontri coi cittadini per spiegare le linee Ataf— hanno concordato sulla necessità di non «ingabbiare» i residenti.

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