Un export da 8 miliardi, grazie a moda e farmaceutica
I dati dell’ufficio studi di Intesa San Paolo: per i distretti toscani crescita del 2,4 per cento rispetto al 2017
L’export toscano segna un nuovo record. Al 30 giugno scorso, secondo le rilevazioni dell’ufficio studi e ricerche di Banca Intesa Sanpaolo che monitora l’andamento commerciale dei distretti, per la prima volta negli ultimi dieci anni ha superato il valore di 8 miliardi. In termini percentuali è una crescita del 2,4% rispetto al primo semestre del 2017, risultato raggiunto grazie a due trimestri positivi.
La Toscana rappresenta la terza regione per valore di esportazioni distrettuali, alle spalle solo di Veneto e Lombardia, con un’incidenza sull’export nazionale del 13%. A trainare il buon andamento sui mercati esteri sono i distretti tradizionali, guidati dal comparto moda, e il Polo farmaceutico regionale che registra un nuovo exploit con le esportazioni che crescono di oltre il 50%. La pelletteria di Firenze fa la parte del leone, generando due miliardi di esportazioni, con una crescita assoluta di quasi 220 milioni nel semestre. Bene anche il tessile e abbigliamento di Prato (+3,8%, pari a 33 milioni) e la camperistica della Val d’Elsa che cresce dell’11,4% (+37 milioni), raggiungendo un nuovo punto di massimo nel decennio. Spinto dalla meccanica, vola il cartario di Capannori (+80 milioni, +15,2%) che però dovrà presto fare i conti con l’impennata del prezzo della cellulosa che dall’inizio del 2017 è che per la fibra corta: nel territorio della provincia di Lucca si concentra oltre il 30% del consumo nazionale di materia prima. Il Polo farmaceutico toscano fa meglio degli altri cluster regionali: le esportazioni crescono del 50,7%, mentre la crescita media dei poli farmaceutici nazionali monitorati è del 10,1%. La Svizzera si conferma il primo paese di destinazione, soprattutto per la presenza di molti poli logistici delle griffe del lusso: le vendite sono cresciute del 27,6% nel 2018, grazie soprattutto alla pelletteria fiorentina. È la carta, invece, che fa crescere le esportazioni verso la Cina (28,5 milioni, +12,8) e l’Indonesia (+29,9 milioni, +128,6%), soprattutto grazie ai macchinari per la produzione tissue.
Terzo posto italiano Solo Veneto e Lombardia superano la nostra regione per le vendite all’estero