Una questione di testa Con tre gol Pavoletti è il rivale più temibile E i viola soffrono i calci piazzati
Fiorentina e Cagliari sono le due squadre che hanno sfruttato meglio il gioco aereo. Rispetto allo scorso anno Corvino ha alzato l’altezza media. I più alti? Edimilson, Lafont e Vlahovic
Alla ripresa del campionato, domenica contro il Cagliari, alla Fiorentina serviranno le gambe ma soprattutto la testa. Sia perché l’ultima gara giocata al Franchi è ancora ben presente nella memoria (i viola persero 1-0 annullando le residue chance di Europa League) sia perché la formazione di Maran arriva con il primato dei gol segnati di testa.
Grazie ai tre centri realizzati da Pavoletti, e al gol firmato Joao Pedro, il Cagliari guida la particolare graduatoria nella quale la Fiorentina è seconda, con un centro in meno. Di sicuro i viola dovranno far tesoro dei propri errori, visto che già nel maggio scorso, alla penultima giornata, fu proprio di testa che Pavoletti realizzò il gol vittoria, saltando più in alto di Biraghi e Benassi e sfruttando al meglio l’assist su punizione di Lykogiannis che scavalcò Pezzella. Un problema sulle palle alte che a intervalli regolari si è ripresentato anche in questa stagione, con l’ultimo gol incassato da Lafont che è arrivato di nuovo sugli sviluppi di un corner e con la spizzata di Radu che ha mandato fuori tempo i difensori consentendo a Immobile la deviazione vincente. In precedenza, sempre su corner, anche l’ex Tomovic era riuscito a segnare il gol della bandiera nella goleada viola al Chievo. Due indizi ai quali la Fiorentina si augura di non aggiungerne un terzo, evitando di provare un problema tattico sulle palle alte.
E dire che in estate il mercato ha ulteriormente alzato l’altezza media della rosa, passata dai 182,2 cm dell’anno scorso ai 186 cm di quest’anno in virtù di nuovi arrivi come Lafont, Edimilson e del giovane Vlahovic tutti al di sopra dei 190 cm.
Precedenti a parte quello dei gol segnati di testa dal Cagliari rappresenta uno dei pericoli dai quali dovrà guardarsi la Fiorentina, che ha comunque poco da invidiare ai sardi. Con un gol in meno sono Simeone e compagni a inseguire a brevissima distanza e un eventuale aggancio in occasione della gara di domenica potrebbe significare anche la quinta vittoria casalinga in altrettante partite. A inaugurare la serie dei gol di testa fu Benassi, nella prima uscita stagionale al Franchi, abile a concretizzare l’assist di Simeone per il primo dei due gol messi a segno contro il Chievo. Dopo di lui è stato il turno del Cholito, con un bel gol segnato a Marassi contro la Sampdoria stavolta su preciso traversone di Biraghi. Infine è toccato anche a Milenkovic entrare tra i marcatori di testa, sfruttando al meglio il corner di Veretout contro la Spal. Tre gol fruttati un totale di sette punti, considerate le due vittorie interne e il pareggio di Genova nel recupero della prima giornata. Serve però fare meglio. Con Pjaca non ancora al top è stato soprattutto Simeone a pagare dazio di fronte a un approvvigionamento di palloni alto non così abbondante nonostante le invenzioni di Chiesa, sull’altra fascia, tanto che in queste prime otto giornate di campionato la Fiorentina ha segnato appena due gol, con Milenkovic e Gerson, sui 47 corner complessivamente battuti (il quarto dato in Serie A, come il Milan, con un angolo in più rispetto al Cagliari).
Numeri da leggere tra le pieghe di queste due settimane in cui Pioli non ha potuto avere a disposizione molti nazionali e sui quali tornare da qui a domenica quando al cospetto del centravanti principe della Serie A sulle palle alte, Pavoletti, servirà essere rapidi nelle decisioni e negli stacchi difensivi di testa. Quasi che più che le gambe servisse soprattutto la testa di chi dovrà scendere in campo.