Corriere Fiorentino

Il fiorentino che difende la Sardegna. Con i guantoni

Il portiere rossoblu Cragno torna a Firenze da avversario. Gli inizi nella Cattolica e quel provino...

- Stefano Rossi

Prima di lui alla Cattolica Virtus sono cresciuti due campioni del mondo come Paolo Rossi e Andrea Barzagli. Quante volte li ha sentiti nominare su quei campi Alessio Cragno che, nel corso degli anni, li ha seguiti come modelli. Coltivando il medesimo sogno di diventare un giocatore profession­ista alimentand­osi della passione per la Fiorentina fin da quando era bambino.

A differenza dei predecesso­ri però, Cragno la maglia viola l’ha pure indossata anche se mai in gare ufficiali. Oggi difende la porta del Cagliari ed è ormai in pianta stabile nel giro della Nazionale. Certo, parte dietro a Donnarumma e Perin ma quello che conta è far parte del gruppo. Quando Alessio era adolescent­e, la Fiorentina lo ha seguito a lungo come fa da sempre per i giovani del territorio. Una decina di anni fa la società lo arruolò per fargli svolgere una serie di provini all’impianto della Trave, uno di quelli dove si allenano le giovanili. Su quei campi, per un breve periodo, ha coltivato la speranza di essere tesserato dalla sua squadra del cuore. Chi lo ha seguito ha stilato relazioni positive, fissando però un asterisco su un aspetto che nel calcio ha bocciato più di un giocatore: la statura. Già, pur avendo ottime capacità fra i pali Alessio doveva ancora sviluppars­i.

Nell’opportunit­à mancata ha trovato la forza per continuare. È rimasto alla Cattolica Virtus, dimostrand­o tutte le sue qualità. L’ultima stagione l’ha giocata con i ragazzi più grandi di lui di un anno. Poi sono arrivate le chiamate di Milan e Roma ma soprattutt­o quella del Brescia dove ha iniziato la carriera fra i profession­isti. Insieme alla famiglia ha pensato a lungo se accettare la proposta, anche perché in casa lo studio è sempre stato al primo posto. In Lombardia ha iniziato la sua ascesa, poi si è formato nei campi di provincia a Lanciano e Benevento. Nel frattempo i viola avevano deciso di puntare su due prospetti che, in quegli anni, erano i più promettent­i a livello italiano. Il primo era Luca Lezzerini, oggi al Venezia, che con Cragno si contendeva la maglia delle nazionali giovanili. L’altro, quando ormai Alessio aveva accettato Brescia, era Gollini.

Oggi è di proprietà dell’Atalanta, altra società che coltiva i giovani. Corvino riuscì a prenderlo dalla Spal ma poi vide il Manchester United portarlo via. Nel frattempo Cragno è diventato grande lontano da casa. Domenica al Franchi ci saranno i vecchi amici a sostenerlo.

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Alessio Cragno, fiorentino, portiere del Cagliari di proprietà dell’Atalanta

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