Corriere Fiorentino

Dalla Supercoppa alla Champions Women’s a Londra senza respiro

Stasera il match col Chelsea. Tatiana Bonetti: sarà una battaglia come contro la Juve

- Michela Lanza

Fiorentina Women’s senza respiro. Questa sera, a novantasei ore di distanza dal match vinto contro la Juventus che ha permesso alle viola di alzare al cielo la Supercoppa italiana, la squadra di Cincotta scenderà in campo a Londra, ore 20,35, per disputare l’andata degli ottavi di Champions League contro il Chelsea.

Sarà una partita difficile che la Fiorentina ha potuto preparare in poco tempo e, soprattutt­o, che le viola dovranno giocare portandosi dietro le scorie e la stanchezza della Supercoppa e senza l’infortunat­a Kostova, rimasta a Firenze per le cure e gli accertamen­ti necessari. Secondo Tatiana Bonetti, una delle veterane del gruppo, chi prenderà il suo posto, darà il 100%: «Kostova è molto importante per la squadra, però chi la sostituirà farà di tutto per non farla rimpianger­e». Poi si addentra in quello che sarà il match contro il Chelsea: «È una squadra di tutto rispetto ed è abituata a certi palcosceni­ci. Le inglesi sono molto aggressive ma anche tecniche, quindi sarà dura. Però sapevamo che arrivando agli ottavi avremmo affrontato avversari di un certo calibro. Noi la vivremo come un’esperienza bellissima e cercheremo di migliorarc­i. Scenderemo in campo con molta umiltà. Poi faranno la differenza la testa, le motivazion­i e la grinta». E sulla strategia viola, Bonetti non ha dubbi: «Cercheremo di mantenere la nostra identità, ma se in certi casi ci sarà da soffrire, saremo pronte a farlo, così com’è successo contro la Juve. Ci siamo preparate per ogni evenienza, ma sappiamo anche che ogni partita fa storia a sé. Ripeto, andiamo a Londra col massimo rispetto per il Chelsea, senza dimenticar­e che anche noi possiamo dire la nostra».

Lana Clelland, attaccante scozzese viola, ha dichiarato che la Fiorentina può passare il turno. Bonetti è più cauta: «Possiamo impensieri­re il Chelsea. Però dobbiamo mettere in campo tutto quello che abbiamo. Tra l’altro, credo che la Fiorentina abbia ancora tanto da crescere. Del resto, con qualche ragazza che è arrivata quest’anno, ci conosciamo appena da qualche mese e quindi abbiamo ampi margini di migliorame­nto». Soffrire a Londra per giocarsi la qualificaz­ione al Franchi, il 31 ottobre prossimo, davanti ai tifosi viola? «Potrebbe essere. A tal proposito, mi aspetto e spero che venga tanta gente a seguirci. A Firenze sentiamo molto l’appoggio del pubblico e scendiamo in campo anche più motivate. Abbiamo bisogno di tutti per compiere un’impresa. Perché se andasse nel verso giusto, si tratterebb­e realmente di un’impresa. Diciamo che le possibilit­à che abbiamo di passare il turno da uno a dieci sono quattro-cinque. Non possiamo sentirci superiori, possiamo solo andar lì con tanta voglia, tanta tenacia e mostrare la miglior Fiorentina. Ce la metteremo tutta».

Poi un passo indietro alla splendida vittoria di La Spezia, quando Bonetti e compagne hanno alzato al cielo la Supercoppa al cospetto della Juve: «È stata un’emozione grandissim­a per tutte, perché era un trofeo che volevamo. Eravamo agguerrite, sapevamo dove volevamo arrivare e abbiamo iniziato la partita nel miglior modo, spaventand­ole fin da subito. Poi siamo state brave a soffrire quando c’era da soffrire. Vincendo, abbiamo dato un segnale importante anche per il campionato». Uno scudetto, due Coppe Italia e una Supercoppa: «Il trofeo al quale sono più affezionat­a è il campionato. Però è stato bello vincere anche la Supercoppa italiana».

Emozione Giocare una partita così sarà un’esperienza bellissima. Per far bene ci servirà molta umiltà

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tatiana Bonetti (la prima a destra) festeggia con le compagne la vittoria in Supercoppa

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