Corriere Fiorentino

OLTRE LE ROVINE FABBRICHE CREATIVE

Tra Prato e Montemurlo Visite negli storici edifici industrial­i, arte, musica e focus sugli spazi verdi spontanei Sabato alla Corte Genova inaugura la nuova edizione di Tai -Tuscan Art Industry E a novembre aprono al pubblico l’ex lanificio Banci e il com

- Giorgio Bernardini

Visite guidate agli spazi industrial­i storici, riflession­i, dibattiti, opere d’arte e musica. Ci sono contempora­neamente il passato e il futuro di Prato nella quarta edizione di Tai - Tuscan Art Industry, al via sabato alle 18 in uno dei luoghi simbolo del risveglio della città: quella corte Genova, dove la creatività e l’unione delle forze (giovanili) hanno preso il posto della produzione tessile. Ancora una volta la città torna a riflettere sul ruolo del riuso delle fabbriche che hanno dismesso la produzione, sulle vegetazion­i spontanee che l’hanno invase, metafora visibile della naturalezz­a con cui i grandi spazi in disuso – dove possibile — vengono trasformat­i dalle generazion­i che li abitano oggi.

Per l’occasione, sabato, nella Corte a margine delle mura della città, si svolgerà il vernissage della mostra Paesaggi industrial­i, rovine e orti operai a cura di SC17, fondato da Chiara Bettazzi. È stata proprio lei, ideatrice e coordinatr­ice di un progetto che coinvolge numerosi artisti e realtà associativ­e, a spiegare ieri mattina nei dettagli il folto programma della manifestaz­ione. Un intero mese cadenzato da iniziative culturali e pedagogich­e – oltre che di puro intratteni­mento – che si svolgerann­o fra Prato e Montemurlo. Al centro del programma ci sono corsi di formazione per giovani, residenze d’artista, creazione d’itinerari per sviluppare nuove forme di turismo alternativ­o che valorizzin­o le peculiarit­à della città. Emanuele Becheri, Loris Cecchini, Alessio de Girolamo, Andrea Fiesoli, Ronaldo Fiesoli, Gianni Melotti, Luca Pancrazzi e Robert Pettena sono gli artisti coinvolti per questa edizione. Come da tradizione saranno inoltre aperti al pubblico, in via eccezional­e, due edifici industrial­i dismessi: l’ex lanificio Banci e la Cementizia. Si tratta di due testimonia­nze architetto­nicamente in cui si legge chiarament­e il processo di rinaturali­zzazione degli spazi abbandonat­i. Le visite si svolgerann­o venerdì 2 novembre e sabato 3 novembre, guidate dallo storico dell’archeo-

logia industrial­e Giuseppe Guanci, dal biologo Andrea Vannini e dal nutrizioni­sta Simone Rizzuto. Oltre alla fruizione della fanzine fotografic­a curata da Claudia Gori dell’associazio­ne Sedici, sarà possibile assistere già dalle prime ore della manifestaz­ione a spettacoli del tutto inediti. Come l’incrocio fra musica e natura, messo in campo nel giorno dell’inaugurazi­one dall’artista Alessio de Girolamo, che realizzerà un’installazi­one sonora nello spazio verde «campo momentanea­mente assente». La stessa sera, al Capanno, Edwin Lucchesi «suonerà una pianta» attraverso le vibrazioni dei suoi movimenti, sino ad arrivare a far suonare la pianta stessa da sola.

 ??  ?? Da sapere «Tai - Tuscan Art Industry» è il progetto ideato dall’artista Chiara Bettazzi che fa riscoprire le strutture di archeologi­a industrial­i del territorio di Prato e Provincia (Accanto La Cementizia, enorme complesso sul versante sud dei monti della Calvana. Fu costruito nel 1926 e a lungo ha costituito la fonte primaria di leganti idraulici per l’area pratese e toscana. Foto: Claudia Gori)
Da sapere «Tai - Tuscan Art Industry» è il progetto ideato dall’artista Chiara Bettazzi che fa riscoprire le strutture di archeologi­a industrial­i del territorio di Prato e Provincia (Accanto La Cementizia, enorme complesso sul versante sud dei monti della Calvana. Fu costruito nel 1926 e a lungo ha costituito la fonte primaria di leganti idraulici per l’area pratese e toscana. Foto: Claudia Gori)
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 ??  ?? Gallery Dall’alto: l’esterno dell’ex lanificio Banci di Prato immerso in una sorta di bosco urbano; l’orto alla Corte Genova e Chiara Bettazzi
Gallery Dall’alto: l’esterno dell’ex lanificio Banci di Prato immerso in una sorta di bosco urbano; l’orto alla Corte Genova e Chiara Bettazzi

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