Corriere Fiorentino

Pioli vuole la vittoria In tribuna Della Valle e la famiglia Astori

Pioli (ieri il suo compleanno) si aspetta un regalo dalla squadra: contro il Cagliari bisogna vincere In tribuna, accanto a Della Valle, la famiglia Astori

- di Stefano Rossi

Ha ricevuto in regalo da capitan Pezzella e da tutta la squadra alcune bottiglie di un pregiato vino rosso toscano. Ma Stefano Pioli, 53 anni compiuti ieri, le aprirà insieme a loro e solamente a fine stagione. Possibilme­nte per festeggiar­e l’obiettivo fissato a inizio stagione: l’Europa League. Per riuscirci servirà però riprendere la giusta strada già oggi contro il Cagliari (ore 18), partita che apre un nuovo ciclo dopo la sosta per le nazionali. «Abbiamo lavorato bene in queste due settimane, soprattutt­o abbiamo recuperato Mirallas e Benassi. Mi spiace per l’infortunio di Norgaard perché nelle ultime settimane era cresciuto molto», ha detto l’allenatore.

In campo manderà ancora una volta i giocatori a cui si è affidato in questa prima fase di campionato, con una sola probabile eccezione. Al posto di Benassi dovrebbe giocare Edimilson con Veretout nel ruolo di centrale. Per il resto nessuna sorpresa, Pioli punterà anche sui titolari che sono stati molto impiegati con le nazionali: «Li ho visti desiderosi di essere protagonis­ti, da Pezzella a Milenkovic, da Chiesa a Biraghi». E sull’esterno mancino, uomo del momento per il gol realizzato con l’Italia ha avuto parole dolci: «Alla base di tutto c’è il talento che però da solo non basta. Cristiano lavora con grande sacrificio ogni giorno, è normale che sia cresciuto molto. Sono convinto che lui e Chiesa non abbiano ancora raggiunto il massimo». Stessa consideraz­ione che vale per Pjaca, al quale pubblicame­nte nelle scorse settimane aveva chiesto di giocare con la mente libera. «Deve dare l’anima, non importa quanto sta in campo ma cosa riesce a dare. Ha talento indiscutib­ile, è sulla giusta strada».

Dall’altra parte ci sarà un Cagliari che in trasferta sta trovando qualche difficoltà ma che si esprime bene sui calci piazzati. «Li abbiamo studiati, sappiamo che i calci da fermo sono una risorsa. Loro sono bravi in questo ma anche noi sappiamo sfruttare quelli a nostro favore. Più in generale vogliamo sfruttare le occasioni che creiamo come se fossero le ultime, dobbiamo pensare così». Fiorentina­Cagliari sarà una partita speciale, verrà giocata nel ricordo di Astori. E ogni volta che Pioli lo ricorda si emoziona. «Davide mi ha migliorato, come uomo e come allenatore. Ha lasciato molto al gruppo, dopo la tragedia ho imparato ad apprezzarl­i per il lato umano. Pensiamo a lui ogni giorno, durante ogni allenament­o: fu lui a crede per primo nel lavoro che oggi portiamo avanti».

Al Franchi, vicino ad Andrea Della Valle che è arrivato in città ieri, ci sarà la famiglia Astori. Prima della partita riceverann­o un riconoscim­ento vicino al murales dedicato a Davide in Curva Fiesole. Poi seguiranno la partita che Nicolò Barella, capitano del Cagliari, giocherà con una fascia al braccio speciale a lui dedicata. Pioli poi ha voluto mandare messaggi, ai tifosi (oggi saranno circa 30.000 allo stadio) e ai Della Valle. «Vorrei regalare delle soddisfazi­oni alla gente per tutto quello che ci danno quando ci sostengono. Riguardo la proprietà mi auguro che possa continuare a starci accanto con la stessa passione». Pubblico e dirigenza vicina, due preziosi ingredient­i che in passato hanno aiutato la Fiorentina a superare i propri limiti.

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Cristiano Biraghi, terzino viola e a lato l’allenatore Stefano Pioli

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