Corriere Fiorentino

La Leopolda spinge le liste civiche

L’idea: creare un contenitor­e per recuperare il voto dei delusi Pd, già dalle Comunali

- Bernardini, Ceccarelli

Il simbolo Pd è un brand piuttosto appannato, e non è un caso che alla Leopolda numero 9 non ce ne sia neanche l’ombra. E allora, per recuperare il voto dei delusi, già in vista delle Comunali e poi oltre, l’idea è quella di creare un contenitor­e «civico», una serie di liste in grado di allargare il fronte della battaglia politica con Lega e Movimento Cinque Stelle. Con un marchio comune? Qualcuno ci pensa.

Questa è la storia di mamma Leopolda e dei suoi tanti figli, le liste civiche che i renziani sono pronti a lanciare per le elezioni comunali della prossima primavera. Nel 2019 in Toscana andranno al voto oltre 180 Comuni, tra cui Firenze, Prato e Livorno, e dopo le sconfitte nazionali e locali — Pisa, Massa e Siena, solo per citare le ultime — il Pd ha bisogno di «allargare, allargare, allargare». È questo il mantra che ripetono tanti dirigenti Democratic­i nei capanelli che si formano dentro e fuori «Ritorno al Futuro», la nona edizione della kermesse renziana.

L’idea di fondo è quella di creare un contenitor­e per recuperare i delusi del Pd, in particolar­e i sostenitor­i del Renzi rottamator­e (quelli che per intederci si impegnaron­o nei comitati «Adesso!» durante le primarie contro Pier Luigi Bersani nel 2012), e andare a pescare anche fuori dal perimetro dell’elettorato renziano. Tradotto: liste civiche con uno stesso marchio, riconoscib­ile, da affiancare al Pd nei Comuni che andranno al voto, una sorta di «bollino Leopolda». Dove, non a caso, ieri si respirava una voglia di civismo forte come mai in passato. Sarà che il simbolo del Pd non è mai stato di moda nella vecchia stazione di Porta al Prato, sarà che ieri è stato il giorno del lancio dei «Comitati di azione civile» contro il governo gialloverd­e, che «organizzer­anno la resistenza civile con campagne di attacco/ difesa — ha spiegato il coordinato­re Ivan Scalfarott­o — Qgni qual volta saranno messi in pericolo sette valori: Europa contro nazionalis­mo, crescita contro assistenzi­alismo, scienza contro superstizi­one, giustizia contro giustizial­ismo, vero contro virale, democrazia contro plebiscita­rismo, società aperta contro esclusione». Solo in Toscana i renziani vogliono crearne mille, di comitati, tentando di coinvolger­e soprattutt­o persone lontane dalla politica.

«I Comitati servono per allargare la platea — spiega Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato che è nel gruppo di comando dei renziani toscani — e parlare a tutta l’’Italia, accogliend­o finalmente, anche al di là del Pd, tutte le opposizion­i possibili per contrastar­e con vigore ma anche con nuove idee questo governo». Aggiunge un altro renziano doc come Dario Parrini, ex segretario del Pd toscano: «Servono strumenti che affianchin­o e completino l’azione dei partiti e siano in grado di mettere in moto energie positive esterne all’impegno politico convenzion­ale che altrimenti resterebbe­ro alla finestra».

Ed è sulla stessa scia che i renziani vogliono lanciare le liste civiche per le Amministra­tive. «Sarebbe autolesion­istico rinunciare al simbolo del Pd, che è l’unica infrastrut­tura politica che può creare alleanze tra questo popolo della Leopolda, diverso da quello classico del centrosini­stra toscana, e forze di sinistra come LeU», spiega un dirigente renziano. «Meglio farci affiancare da formazioni civiche: meglio aggiungere che togliere, insomma». La riflession­e tra i dirigenti Pd è così avanzata che già si discute se dare a tutte queste liste lo stesso nome, magari con una declinazio­ne locale Comune per Comune, e soprattutt­o come crearle concretame­nte. «Attenzione a non dare l’idea di un’operazione fatta a tavolino dal partito — dicono ad esempio alcuni renziani — Puntare sulle liste civiche ha un senso se la germogliat­ura è spontanea, magari a partire da temi locali e puntuali». Allargare, allargare, allargare: poi si vedrà come.

L’avviso «Attenzione però, se sarà un’operazione fatta a tavolino dal Pd fallirà facilmente»

 ??  ?? Sui mega schermi della Leopolda la finale del Mondiale femminile di pallavolo, poi persa dall’Italia contro la Serbia I lavori si sono fermati per seguire il match
Sui mega schermi della Leopolda la finale del Mondiale femminile di pallavolo, poi persa dall’Italia contro la Serbia I lavori si sono fermati per seguire il match
 ??  ?? Il duetto tra Matteo Renzi e Paolo Bonolis durante il talk show del pomeriggio
Il duetto tra Matteo Renzi e Paolo Bonolis durante il talk show del pomeriggio
 ??  ?? Uno dei tavoli tematici di ieri mattina Al centro il sindaco di Bergamo Giorgio Gori
Uno dei tavoli tematici di ieri mattina Al centro il sindaco di Bergamo Giorgio Gori

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