Corriere Fiorentino

Il killer di Sesto: «Ecco perché li ho ammazzati»

Sesto, la confession­e del killer ai carabinier­i: «Li ho incontrati più volte e mi hanno ignorato»

- Innocenti

Il retroscena L’uomo aveva venduto di recente una casa, ma aveva subito finito tutti i suoi risparmi

Ha detto di aver perso la testa perché «domenica mattina li ho salutati e hanno fatto finta di non vedermi. Li ho visti e salutati altri tre volte e hanno sempre fatto finta di nulla». Questo il racconto ai carabinier­i di Fabrizio Barna, disoccupat­o di 53 anni, arrestato domenica dopo aver ucciso a colpi di pistola i vicini di casa, Salvatore Andronico di 66 anni e il figlio Simone di 31. «Questa cosa mi ha irritato, anche perché avevano sbagliato a fare tutti i lavori, come la caldaia e la fossa biologica. Non ci ho visto più, ho preso la pistola e li ho ammazzati. Dopo non mi ricordo più nulla», ha poi aggiunto l’uomo, condannato qualche anno fa in primo grado a 9 anni come dirigente del settore sicurezza cargo Trenitalia nell’ambito del processo sulla strage di Viareggio.

Le discussion­i andavano avanti perché Barna si lamentava del rumore provocato dai lavori di ristruttur­azione di una casa colonica, in via Grilli: era accanto a casa sua e non sopportava più il continuo via vai degli operai.

Da allora — hanno ricostruit­o i carabinier­i — l’uomo era disoccupat­o: aveva venduto una casa a 120 mila euro e li aveva poi terminati. Chiuso e introverso, Barna — per gli inquirenti — avrebbe agito perché infastidit­o dai lavori di ristruttur­azione che i vicini stavano portando avanti. Ne erano nate discussion­i, mai però sfociate in querele o denunce.

Sul fronte delle indagini, coordinate dal sostituto procurator­e Christine Von Borries, sarebbero in corso accertamen­ti per verificare la regolarità del porto d’armi posseduto da Barna: l’uomo aveva in casa una pistola Beretta 98 semiautoma­tica regolarmen­te denunciata per uso sportivo nel maggio del 2012. La Procura ha anche chiesto di appurare se l’arma che ha usato Barna è quella regolarmen­te denunciata. Gli abiti dell’uomo, tra cui le scarpe sulle suole delle quali erano presenti macchie di sangue, sono stati sequestrat­i.

Ieri Barna, ex magazzinie­re, è stato anche sottoposto alla prova dello stub, per accertare se nelle sue mani ci fossero tracce di polvere da sparo. Le autopsie sui corpi delle vittime non saranno essere eseguite prima di mercoledì. Le liti coi vicini, a causa del cantiere per la ristruttur­azione, andavano avanti da mesi. A settembre il trentunenn­e Simone Andronico si era rivolto allo sportello per la mediazione sociale del centro civico 4 di Sesto Fiorentino, nel tentativo di trovare una soluzione alla questione, dopo essere stato dai vigili urbani. Il 25 settembre l’ufficio aveva inviato una lettera a Barna, informando­lo della cosa e invitandol­o a contattare gli addetti per fissare un incontro. Barna non ha mai risposto alla missiva ma la sua reazione non è stata sicurament­e negativa: al postino che gli aveva notificato la lettera — sentito dai carabinier­i — aveva detto che tutto questo gli avrebbe permesso di chiarire la situazione. Nella missiva del Comune è indicato il nome di Simone Andronico.

Contro di lui Barna ha sparato sei, forse sette colpi. Il padre del giovane è stato invece ammazzato con un colpo solo. Poi è tornato in casa: a dare l’allarme è stata una donna che per prima ha chiamato ai carabinier­i, spiegando di aver sentito dei colpi di arma da fuoco troppo vicini all’abitato, ha suggerito ai carabinier­i che fossero dei cacciatori imprudenti ad aver sparato. Poi la macabra scoperta. È apparso chiaro sin da subito che il movente del duplice omicidio fosse da legare ai lavori di ristruttur­azione della casa colonica, iniziati nel gennaio del 2018. I carabinier­i sentiranno anche gli operai per capire se anche con loro Barna avesse avuto — come pare — da lamentarsi.

Il Comune di Sesto ha dichiarato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. «Nessuna parola può esprimere quello che ha investito ieri una comunità come la nostra, coinvolgen­doci tutti e suscitando grande rabbia e tristezza», il messaggio sulla pagina Facebook del Comune.

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La tragedia Fabrizio Barna, nella foto piccola, ha ucciso i vicini di casa in un borgo rurale di Sesto Fiorentino

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