Il Tar riporta la B a 22 squadre: il Siena ora spera
Il 25 ottobre — dopo aver disputato 5 partite in serie C — il Siena torna in corsa per il ripescaggio in B. È l’effetto della sentenza del Tar di ieri che ha accolto il ricorso di vari club contro il cambio di formula del torneo cadetto da 22 a 19 squadre: il Tribunale amministrativo del Lazio ha fissato l’udienza nel merito al 26 marzo, ma intanto impone agli organismi sportivi di riesaminare la posizione delle società che aspirano a completare l’organico con motivazioni che sconfessano la decisione allora presa dal commissario della Figc. Di fatto il giudice impone di tornare a 22 squadre e lascia alla Federazione e all’ordinamento sportivo la scelta su come fare per evitare che nell’udienza di merito si debbano calcolare danni «difficilmente quantificabili». «La società Siena accoglie con soddisfazione questo importante e decisivo giudizio del Tar, attende ora le decisioni della Federazione», dice l’avvocato Antonio De Renzis, legale rappresentante del Siena. «È stata tanta la sofferenza che in questo momento ogni altra parola sarebbe in più. Ora dobbiamo solo aspettare». I recuperi che erano in programma ieri sera sono stati immediatamente sospesi e la squadra di Mignani che era a Piacenza per giocare contro la Pro è tornata a casa nel pomeriggio. La situazione è tutt’altro che lineare: cambiare in corsa due tornei è un rompicapo e resta aperto anche il fronte sui criteri di ripescaggio. E la Robur è in bilico. Al momento è terza, ultima delle ripescabili dietro a Catania e Novara con i siciliani che però potrebbero essere esclusi per una vecchia penalizzazione. Ma c’è anche il caso Entella, che potrebbe far scivolare fuori il Siena: i liguri sperano nella riammissione grazie alla riscrittura della classifica dell’anno passato se venisse inflitta la penalizzazione per la condanna nel processo per le plusvalenze fittizie al Cesena nel frattempo fallito. In questo caso con i romagnoli all’ultimo posto la Ternana guadagnerebbe una posizione, scavalcando la Robur.