IL RAMBISMO E I SUOI ANTICORPI
Una volta si metteva in guardia a non gettare via il bambino con l’acqua sporca dopo il bagnetto. È un rischio che corre oggi il dibattito tra i sindaci dell’area fiorentina che potrebbe portare a buttare via il bambino della sicurezza e della solidarietà insieme all’acqua sporca dell’ideologia o della paura di «rambismo» e «rondismo». Il modello di controllo di vicinato funziona già in diverse parti d’Italia, con i suoi limiti ma anche con le sue potenzialità non solo in termini di sicurezza: la provincia veneta, ad esempio, costellata da case isolate e villette che sembrano fatte apposta per raccontare storie di rapine violente, lo ha sperimentato da tempo. Il nostro territorio non è perso tra le brume padane, ma non è immune da questi pericoli che spesso possono essere prevenuti o sventati grazie all’occhio di chi c’è mentre qualcuno è assente. I sindaci che non hanno firmato il protocollo con la Prefettura hanno chiesto di approfondire la questione. È una scelta da rispettare ma qualche riflessione fin d’ora va fatta per non perdere un’occasione, quella dell’«aiuto di vicinato». La prima è che il senso di insicurezza, corroborato da fatti sgradevoli o da veri e propri reati, è figlio della nostra solitudine, di modelli di vita quotidiana che fanno sì che quasi non si sappia chi sia il nostro vicino di casa. Paradossalmente la rete social che sta alla base del controllo di vicinato attraverso Whatsapp o i gruppi Facebook, spesso indicati come nuova forma di solitudine, può vivere un suo riscatto e contribuire a stringere rapporti e relazioni che, pur partendo dalla questione sicurezza, potrebbero sconfinare in una rete di solidarietà civile. I rischi che questo modello allevi novelli e indesiderati «paladini» possono essere ridotti a zero se si riesce a segnalare non solo l’auto sospetta o il falso addetto alla lettura del contatore, ma anche che la signora del terzo piano si è rotta un femore e magari ha bisogno di qualcosa, o più semplicemente si chiede chi può accudirne i gatti. In una terra dove la rete del volontariato ha storia e tradizione tutto questo è ancora più semplice. Al contrario, in assenza di questo anticorpo, di questa contaminazione tra sicurezza e riscoperta della tenuta sociale, sarà forte la tentazione di cedere ad una malata visione «militare» del controllo di vicinato o più semplicemente all’arruolamento di qualche occhiuto Rambo mancato che lancia l’allarme per ogni «diverso» avvistato, facendo fallire lo spirito del controllo di vicinato e lasciandoci ancora più soli, nell’acqua sporca delle nostre paure.