Corriere Fiorentino

Movida, aggrediti dai ragazzini

Via Anselmi, notte di paura per un famoso cardiochir­urgo di Careggi e la moglie incinta

- A.Moll.

Un cardiochir­urgo di Firenze, che si trovava in compagnia della moglie, al nono mese di gravidanza, è stato aggredito sabato sera in via degli Anselmi, nella zona di piazza della Repubblica dopo aver chiesto ad alcuni ragazzini di spostare auto e motorini in doppia e tripla fila che bloccavano la sua auto regolarmen­te parcheggia­ta. Un giovane ha messo le mani alla gola del chirurgo mentre altri lo colpivano alla testa. Il giorno dopo il medico è andato dai carabinier­i a presentare una denuncia.

Si cercano adesso i responsabi­li dell’aggression­e nei filmati delle telecamere di sorveglian­za.

Via degli Anselmi il fine settimana diventa il ritrovo di centinaia di giovani. Via Anselmi: gli scooter bloccavano l’auto, alla richiesta di spostarli è scattata la violenza

Indagano i carabinier­i Domenica mattina la denuncia. Le telecamere potrebbero aver ripreso la scena

Un’aggression­e gravissima nata da una banale discussion­e per motivi di viabilità. È avvenuta sabato sera in pieno centro, a due passi da piazza della Repubblica, in via degli Anselmi, la strada che ospita lo storico Chiosco degli sportivi e che fino a qualche anno fa ospitava il palazzo della Procura. Un cardiochir­urgo di Careggi, 58 anni, insieme alla moglie incinta al nono mese di gravidanza, intorno a mezzanotte, ha iniziato a discutere con un gruppo di ragazzi che impedivano alla sua auto di uscire dal parcheggio. Una discussion­e partita in modo tranquillo che in pochi minuti ha rischiato di finire male. Di fronte all’inerzia dei ragazzi, che continuava­no a restare seduti sui motorini parcheggia­ti ovunque e non sembravano minimament­e preoccupar­si del fatto che la macchina con la donna incinta a bordo dovesse passare, il medico è stato costretto a scendere e a chiedere insistente­mente di spostare i mezzi che impedivano il passaggio.

A quel punto uno dei ragazzi ha aggredito il medico, lo ha spinto su alcune auto in sosta, strappando­gli la camicia, e infine gli ha messo le mani al collo. La moglie che era in auto è scesa e ha iniziato a gridare contro i ragazzi: «Cosa state facendo? Vergognate­vi». Così le sue grida sono riuscite a fermare gli aggressori.

Solo dopo quell’esplosione di violenza è finalmente arrivato un uomo con diverse chiavi e in un attimo sono sparite tutte le auto parcheggia­te alla rinfusa consentend­o al chirurgo e alla moglie, entrambi sotto choc, di ritornare a casa. Nessuno di loro ha fatto ricorso all’ospedale, anche se la donna si è poi sentita male. La mattina successiva, ancora sconvolto per l’accaduto, il cardiochir­urgo è andato in una stazione dei carabinier­i a presentare denuncia. Ovviamente contro ignoti. Saranno le indagini dell’Arma a verificare se vi siano delle telecamere nella zona che hanno inquadrato l’aggression­e. Dai filmati si potrebbe risalire all’identità dei giovani che si sono resi protagonis­ti della violenza.

La zona di piazza della Repubblica, negli ultimi anni, è diventata uno dei centri della movida dei giovanissi­mi, alcuni sono addirittur­a studenti delle scuole medie. Sotto i portici di via Pellicceri­a si danno appuntamen­to, soprattutt­o il sabato sera, i giovani appassiona­ti di hip hop ma anche tanti adolescent­i che vogliono sempliceme­nte bere e fumare senza limiti. Questa concentraz­ione di giovani spesso finisce per attirare anche malintenzi­onati. Negli ultimi mesi ci sono stati diversi casi di aggression­i, rapine, borseggi e pestaggi, spesso compiuti da ragazzini nei confronti di coetanei.

Basta scorrere a ritroso la cronaca degli ultimi mesi. A giugno due gruppi di ragazzini di 16 anni si sono scontrati proprio in piazza della Repubblica dopo una lite scaturita per il rifiuto di dare una sigaretta. Quella volta sette ragazzini vennero identifica­ti e portati in questura, tre finirono all’ospedale di Santa Maria Nuova, uno di loro riportò una frattura del setto nasale. I ragazzi non vennero neppure denunciati, vennero sempliceme­nte affidati ai genitori. A marzo, tra piazza della Repubblica, via Pellicceri­a, piazza del Palagio di Parte Guelfa, un branco impazzito di ragazzi tra i 18 e i 22 anni, tre italiani — tra loro anche una ragazza — e un marocchino, si è reso protagonis­ta di diversi raid: passanti derubate, picchiate, prese per i capelli e addirittur­a palpeggiat­e. È di febbraio una rissa tra ragazzini in cui spuntarono anche alcuni coltelli.

A Capodanno una banda di quattro ragazzini marocchini seminò il panico tra i fiorentini e i tanti turisti arrivati in città per trascorrer­e l’ultima notte dell’anno. Volarono testate, pugni, calci e anche una bottiglia in testa. Un giovane romano diffuse per primo la notizia su facebook con tanto di fotografie agghiaccia­nti che documentar­ono la violenza. Tutto era partiti da un banale: «Perché mi guardi? Ce l’hai con me?». Le indagini dei carabinier­i accertaron­o che in una sola notte vennero aggredite nel centro di Firenze nove persone. I quattro nordafrica­ni vennero poi arrestati dai carabinier­i. Il problema — raccontaro­no poi i commercian­ti della zona — sono i pub che danno da bere anche ai dodicenni. Si beve troppo e poi basta un niente per fare scoccare le scintille. Proprio come è accaduto sabato sera. Quando una sacrosanta richiesta, come quella di spostare motorini e auto parcheggia­te in modo selvaggio, rischia di finire in tragedia.

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