Corriere Fiorentino

Il segnale del ministro per la Nazionale «Presto i concorsi»

- M.F.

«Questo sarà solo il primo appuntamen­to». Non è neanche cominciata, la Conferenza delle Capitali europee della cultura, che già Tibor Navracsics, il Commissari­o Ue alla cultura, pensa alla prossima edizione. Nel Salone dei Cinquecent­o ci sono i rappresent­ati di 45 amministra­zioni che, dal 1985, si sono fregiati del titolo di Capitale europea della cultura. Ma c’è anche Matera, che si sta preparando («mancano 72 giorni», spiega il sindaco Raffaello De Ruggieri) per diventarlo.

Nel Salone dei Cinquecent­o, davanti alle opere di Emilio Isgrò dal titolo «Nine Words for the World and Twenty for the Clouds», parla il ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, con toni europeisti ben lontani dagli slogan dei vicepremie­r Matteo Salvini e Luigi Di Maio: «Dobbiamo essere fieri di essere in Europa, noi siamo parte integrante dell’Europa e dobbiamo lavorare affinché l’intera cultura europea vada verso la pluralità, l’accettazio­ne delle diversità e sia attenta a quelli che sono i bisogni fondamenta­li di tutti i cittadini europei». Il sindaco Dario Nardella apprezza, «mi fa piacere che nel governo non si parli solo con una sola voce antieurope­a, ma vi siano anche voci più lungimiran­ti come quella del ministro Bonisoli». E poi lancia l’appello alle città, per lavorare assieme: «Oggi riteniamo che la cultura sia l’unica vera chiave del futuro: in un mondo fatto di fake news, smarriment­o della memoria, decrescita, insicurezz­a, la cultura è strumento del sapere, della progettual­ità, della creatività e dell’integrazio­ne».

In sala, anche l’attore Tim Robbins, che parlerà oggi, tra i vari seminari che, oltre ad affrontare le «best practices», le migliori esperienze, tra le città, punteranno a redigere una «carta di Firenze» sul ruolo delle città nell’integrazio­ne europea e nella coesione sociale. In questo documento, si cercherà di ribadire «l’importanza della cultura come strumento indispensa­bile di dialogo, crescita, identità e coesione, base dello sviluppo sociale, economico e politico dell’Unione europea, oltre che antidoto al terrorismo e alle spinte xenofobe che sembra più attanaglia­no il continente» per arrivare ad una «strategia condivisa che riconosca alla cultura priorità crescente nell’agenda pubblica europe». Il vertice prosegue oggi, mentre domani molti dei partecipan­ti resteranno per «Unity in diversity», sulle orme di Giorgio La Pira.

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Alberto Bonisoli
 ??  ?? Disposti nel tavolo ad U nel Salone dei Cinquecent­o, di fronte alle opere di Emilio Isgrò, ecco i rappresent­anti delle 45 capitali della cultura che hanno aderito all’appello lanciato dal sindaco di Firenze Dario Nardella
Disposti nel tavolo ad U nel Salone dei Cinquecent­o, di fronte alle opere di Emilio Isgrò, ecco i rappresent­anti delle 45 capitali della cultura che hanno aderito all’appello lanciato dal sindaco di Firenze Dario Nardella

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