Corriere Fiorentino

La nuova via Gioberti, marciapied­i larghi e panchine Per privilegia­re i pedoni

Sette mesi di lavori per avvicinare la strada ai modelli europei. Che privilegia­no i pedoni

- di Lorenzo Sarra

Dai guelfi bianchi contro i guelfi neri, fino ai comitati pro e contro la tramvia: mettere d’accordo i fiorentini, si sa, è impresa chimerica. I lavori di riqualific­azione di via Gioberti — inaugurata domenica, alla presenza del sindaco Dario Nardella — non fanno eccezione. Alcuni, al netto dei marciapied­i allargati e della riasfaltat­ura dell’intero tratto di carreggiat­a tra via Villari e piazza Beccaria, se la sono presa persino per le 33 nuove sedute con zampe in arancio shocking: «Gli sgabelli sembrano bistecchie­re», si legge su ironici post social riguardant­i il nuovo look della strada, con tanto di fotomontag­gio a trasformar­e le panchine in griglie da cottura.

Forse un’esagerazio­ne («A me piacciono: sono comode per chi fa shopping», ci ha detto ad esempio la proprietar­ia del negozio di giocattoli Città del Sole, Cinzia Conforti), anche perché proprio le «piazzette» con gli sgabelli — sistemate agli incroci della strada — paiono aver dato a via Gioberti un aspetto più ordinato, più «europeo». Certo, non parliamo di un risultato da Champs-Élysées («Dai rendering mi aspettavo di più», confessa infatti Angelo Rizzone della Libreria Gioberti), ma il lungo restyling durato più di sette mesi prova comunque a porre le basi per una strada con un «senso», una «via Calzaiuoli fuori dal centro» che seppur non pedonalizz­ata (cruccio, tra gli altri, del titolare della gioielleri­a Passavinti, Mirko Zappini: «Andavano trovati accordi con i parcheggi di piazza Alberti e piazza Beccaria») cerca lo stesso di disincenti­vare il traffico. Ecco dunque i 2 mila metri quadri di marciapied­i ampliati ad eliminare l’effetto autodromo, gli 88 dissuasori di sosta installati («Ma sono ancora pochi, ce ne vorrebbero di più», sottolinea Concetta Palmisano, affacciata ad una finestra all’angolo con via Capo di Mondo) e ancora le aree riservate allo scarico merce per evitare le doppie file, le 3 nuove postazioni ecologiche interrate e le nuove 7 fioriere accanto alle panchine «incriminat­e», la cui posizione — ulteriore critica — fa però storcere il naso alla residente Isabella Salvadori: «Troppo vicine alla strada, così si respira lo smog».

Insomma, al di là delle polemiche, un’operazione — costo 800 mila euro — volta a rendere il centro commercial­e naturale della via sempre più fruibile e vivibile. «Le domeniche di dicembre — aggiunge il presidente di Q2, Michele Pierguidi — la strada resterà chiusa al traffico».

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 ??  ?? I marciapied­i più larghi sono stati rivestiti con l'asfalto artistico di color sabbia In alto la via come si presenta oggi e le nuove sedute arancioni
I marciapied­i più larghi sono stati rivestiti con l'asfalto artistico di color sabbia In alto la via come si presenta oggi e le nuove sedute arancioni

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