Lucarelli esonerato Spinelli sbotta: «Basta, me ne vado»
Il patron: «Basta, adesso me ne vado». Il club manager Protti litiga con il figlio
Il Livorno è nel caos. Esonerato l’allenatore, si dimettono presidente ed amministratore delegato. Cristiano Lucarelli, Aldo Spinelli e il figlio Roberto, protagonisti assoluti della storia recente amaranto che in un giorno solo sembra saltare per aria. Volano gli stracci infatti anche con l’altra grande bandiera, Igor Protti, oggi dirigente che risponde durissimo alle accuse di Spinelli junior: «Mi ha confuso con qualcun altro oppure essendo lontano ha una percezione della realtà decisamente distorta», la replica velenosa via social del club manager.
«Ho appreso con stupore e incredulità delle dichiarazioni del signor Roberto Spinelli che mi riguardano e che si riferiscono a un mio voler apparire solo nei momenti belli della stagione — scrive Protti — se le critiche possono essere accettate, inaccettabile è lo stravolgimento della realtà». I risultati pessimi della squadra, ultima in classifica in serie B, hanno fatto deflagrare all’improvviso un equilibrio che sembrava ritrovato.
La proprietà dopo tanti anni aveva messo da parte i ripetuti propositi di cessione del club liquidando anzi in estate l’ormai ex socio Marco Arturo Romano e scegliendo il simbolo amaranto Cristiano Lucarelli per la panchina e come leader in campo Alino Diamanti, un altro degli eroi degli anni d’oro. Qualcosa però non ha funzionato e dopo l’ultima sconfitta (la settima in 10 partite) contro il Perugia i nervi degli Spinelli sono saltati. Una furia cieca che non ha risparmiato nessuno. «Basta, lasciamo il calcio, questa volta davvero», ha detto il vecchio patron prima e dopo il cda di ieri ad altissima tensione. Un frase ripetuta innumerevoli volte nei 19 anni al timone del Livorno e difatti alla volontà dello Sciù Aldo di chiedere al sindaco di trovare un commissario a cui affidare la gestione ordinaria del club Nogarin ha risposto smarcandosi. «Nel momento in cui — dice il sindaco — Spinelli darà concretezza alle parole espresse a mezzo stampa, firmandomi un mandato a vendere la società al prezzo chiaro ed esplicitato nel mandato, entrerò in maniera attiva in questa partita. Fino ad allora mi limiterò al ruolo che spetta a un sindaco, quello di facilitare i contatti tra l’attuale proprietà e nuovi eventuali compratori». Se alle dimissioni di padre e figlio arrivate ieri da Genova seguirà un vero disimpegno della proprietà dunque si vedrà, c’ò la scelta di cambiare allenatore con l’esonero di Lucarelli (al suo posto Roberto Breda), oltre a quella di mettere praticamente fuori rosa anche un altro livornese doc come il portiere Luca Mazzoni, reo di aver subito domenica l’ennesima espulsione. «Due problemi del Livorno sono Protti e Mazzoni», il benservito (dalle colonne del Il Tirreno) firmato da Spinelli junior. «Ci terranno tanto alla maglia del Livorno — ha detto — ma non mi sembra proprio siano d’aiuto. Protti esce solo quando si vince per prendere gli applausi, sennò resta zitto. Mazzoni fa il tifoso e invece dovrebbe parare un po’ di più».
Il sindaco Nogarin «Se il presidente decide davvero di mollare entrerò in maniera attiva in questa storia»