Corriere Fiorentino

Il caffè di Giuliano

Approvato il Piano, Nardella: «Non si torna indietro». E i viola iniziano i carotaggi a Novoli

- Fatucchi

Questa volta lo spostament­o della Mercafir nell’area di Castello e la costruzion­e del nuovo stadio sembrano davvero vicini. «Non si torna indietro», a dare il via alla nuova (e ultima) fase è il sindaco Nardella che annuncia l’approvazio­ne del Piano che libererà l’area sulla quale dovrebbe sorgere il nuovo impianto sportivo. Fiorentina permettend­o.

«Indietro non si torna». Con l’approvazio­ne definitiva del nuovo Piano di Castello, per il sindaco Dario Nardella tutte le partite urbanistic­he che ruotano intorno all’«ultima area di espansione della città» ora sono autonome.

E così, lo spostament­o della Mercafir verso i terreni di proprietà di Unipol Sai è un dato di fatto. Soprattutt­o, è svincolato dal complicato puzzle che gli gira intorno. Perché il Piano «è compatibil­e sia con l’attuale pista di Peretola che con la nuova, quella parallela». Questo significa che anche se il governo M5S Lega mettesse i bastoni tra le ruote a Toscana Aeroporti, nulla cambierebb­e per l’area di Castello. Area che è autonoma anche dalle decisioni della Fiorentina, dai suoi tempi: «Mercafir è già al lavoro per lo spostament­o», insiste Nardella. Allo stesso tempo, ora per il nuovo stadio da costruire, insieme alla Cittadella viola, nei 30 ettari lasciati liberi dal mercato ortofrutti­colo, non ci sono più incertezze. Tanto che il sindaco fa sapere che «la Fiorentina ha già cominciato i carotaggi, e ci ha detto di aver avviato la progettazi­one».

Dalla società viola confermano che i «carotaggi», cioè i sondaggi nel terreno per capire se c’è necessità di bonifica, sono partiti già da una decina di giorni. D’altronde, i contatti con gli uffici tecnici del Comune e quelli della Fiorentina non si sono mai interrotti. La volontà di andare avanti nel progetto, ritenuto importante per la squadra e per la città, rimane forte e presto ci sarà un incontro, con Palazzo Vecchio, su tempi e metodi del futuro dell’operazione. Certo, restano i problemi. Fino a che non ci sarà il via libera alla pista, Toscana Aeroporti non acquisterà l’area di Castello, velocizzan­do il passaggio del terreno per la nuova Mercafir. Fino a che formalment­e non partirà il project financing per lo stadio, non ci saranno i fondi chiesti dal Comune alla Fiorentina per acquistare quei 15 ettari di Castello. Ma, appunto, tutto è svincolato: il Comune potrebbe trovarli da solo. Resta il Piano, che secondo Nardella comporta «il dimezzamen­to dei volumi da costruire. Disegniamo una volta per tutte l’ultima area di espansione della città. Un quartiere non più fatto prevalente­mente di direzional­e e residenzia­le ma molto più aperto alla fruibilità pubblica», con un parco «che sarà di 80 ettari, perché Toscana Aeroporti restituirà l’area della vecchia pista, in modo contestual­e con l’apertura della nuova».

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Dario Nardella e Andrea Della Valle insieme in tribuna al Franchi

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