Corriere Fiorentino

Italia-Georgia, conto alla rovescia Al Franchi c’è la festa del rugby

Sabato la partita degli azzurri, che vogliono rifarsi dopo la batosta con l’Irlanda

- Mauro Bonciani

In Georgia la partita è quasi un affare di Stato — con tutti i tifosi chiamati ad affollare piazza della Repubblica nel centro della capitale Tblisi ed a cantare l’inno per «trasformar­e il 10 novembre in un giorno vittorioso» — e sulle tribune del Franchi ci saranno almeno 2.000 georgiani, da Firenze e da tutta la Toscana, ma anche dall’estero. Italia-Georgia di sabato anche per gli azzurri è molto più di una partita, serve a dimostrare che gli ex sovietici non sono così forti da sostituirc­i nel Sei nazioni, e lo sanno anche gli appassiona­ti che saranno in ventimila allo stadio, record in Italia per una partita contro una nazionale di seconda fascia.

Come lo sa Ugo Gori, il campione pratese che dopo un bruttissim­o infortunio allo scorso Sei Nazioni è stato fermo sette mesi ed è rimasto fuori dalle convocazio­ni. «Non potrò essere la Franchi, neppure in tribuna, ma ci sarò con il cuore — dice Gori — sarà una gara tosta, loro sono una squadra molto fisica ed hanno molto meno da perdere di noi. Dovremo essere bravi a fare le cose semplici ed efficaci ad inizio match, così da mettere la partita sui binari giusti e non rischiare di arrivare punto a punto sul finale, in quella che noi chiamiamo “la battaglia tra cani” perché lì loro potrebbero esaltarsi. Noi siamo più forti, più completi di loro come rosa ed anche il ko con l’Irlanda, seconda nel ranking mondiale, può essere uno stimolo». E l’azzurro? «Il Ct O’Shea mi aveva preannunci­ato l’esclusione dato che ho giocato poco a causa dell’infortunio: il mio obiettivo è farmi trovare pronto per il Mondiale 2019 in Giappone. E intanto togliermi soddisfazi­oni con Treviso, come stiamo facendo».

Ieri gli azzurri hanno avuto una giornata libera ed oggi il ct Conor O’Shea annuncerà la formazione chiamata anche a cancellare il pesante ko di sabato a Chicago contro l’Irlanda(7-54) e se in campo e in panchina questa volta non ci saranno giocatori toscani o che giocano in club toscani, tutte le società sportive regionali sono coinvolte nell’evento. «La vicinanza dei club inizierà a farsi sentire già da venerdì sera quando, a consegnare le maglie ai 23 azzurri selezionat­i da O’Shea, saranno 23 giovani tesserati delle società della Toscana, in una cerimonia presso il ritiro fiorentino di Parisse e compagni all’NH Anglo-American», sottolinea il direttore eventi della Federazion­e Italiana Rugby, Pier Luigi Bernabò.

Gli azzurri si sono già allenati al campo dei Medicei Toscana Aeroporti, dove torneranno stamani, e il Lodigiani, in cui sarà allestito un villaggio per l’accoglienz­a e per il terzo tempo, ospiterà anche il raggruppam­ento regionale di mini rugby che sabato mattina vedrà tantissimi ragazzi sfidarsi, anche sui campo del Florentia a San Bartolo a Cintoia. E sabato, prima del match, ci saranno altri eventi in città per sottolinea­re i valori del rugby.

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Gli azzurri del rugby al Franchi durante la partita vittoriosa contro il Sudafrica La speranza è quella di replicare quella giornata storica sabato prossimo

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