Corriere Fiorentino

Vuoi fare la guida a Firenze? Vai in Romania La fuga degli aspiranti per avere il patentino

Turismo, su alcuni siti il manifesto che pubblicizz­a i corsi: «Così si aggira il blocco che c’è in Italia»

- Antonio Passanese

Tutti a Bucarest. Per il patentino da guida turistica. La Romania, nelle ultime settimane, sembra sia diventata la meta preferita di tanti giovani fiorentini. E non per la sua arte, per la sua architettu­ra e la sua storia, ma per un corso di formazione. Quello per guide turistiche. Già, perché da quando la Regione Toscana, lo scorso anno, ha modificato il testi Unico sul Turismo e bloccato il rilascio dei tesserini (attivo fino a giugno 2019) tutti quelli che vogliono intraprend­ere questo mestiere si sono visti costretti a espatriare pur di ottenere l’agognato riconoscim­ento. «Ci sono ragazzi che chiamano la nostra scuola quasi tutti i giorni per sapere se ci sono novità sui corsi e per chiederci quando riprendera­nno — racconta il titolare di una nota agenzia formativa — in tanti mi hanno detto che invece di attendere inutilment­e lo sblocco preferisco­no investire qualche euro in più e dare l’esame in Romania».

Una delle scuole che pare stia andando per la maggiore tra gli aspiranti ciceroni è la Vincix Futuro che per 2.800 euro (iva inclusa) offre un corso teorico completame­nte online, riconosciu­to in tutta Europa e quindi anche in Italia, da svolgere comodament­e seduti sul divano o comunque a casa, e senza il disturbo di doversi trasferire momentanea­mente a Bucarest.

L’unico sacrificio che la scuola chiede è un tirocinio formativo in Romania della durata di cinque giorni. Ma attenzione: le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a spese del corsista. «L’esame, tra le altre cose, prevede anche una prova in rumeno — racconta una ragazza fiorentina che si è iscritta ieri — ma dalla Vincix mi hanno garantito al 100% il superament­o. Una volta ottenuto il patentino si può chiedere la convalida da parte del Ministero dei Beni Culturali che solitament­e avviene dopo aver sostenuto un tirocinio di poche ore con una guida turi- stica abilitata». La notizia sui corsi rumeni da qualche giorno sta girando nei siti delle guide fiorentine e sembra stia provocando molti mal di pancia, tanto che qualcuno ha perfino proposto di chiedere, attraverso i rappresent­anti sindacali, un incontro al ministro Alberto Bonisoli per cercare di bloccare l’esodo verso altri Stati europei.

Non solo. In un file allegato al bando della Vincix, e che si riferisce al decreto del ministero dei Beni culturali numero 65 del 2015, è riportato che «le guide abilitate in Italia sono svantaggia­te rispetto a quelle abilitate nei Paesi Ue, perché per operare a pieno devono conseguire due abilitazio­ni (quella generalist­a e quella specialist­ica), rispetto alle guide di altri Stati Ue che ne devono conseguire una sola (quella generalist­a). Per giunta, l’abilitazio­ne specialist­ica permette alla guida che l’abbia conseguita di operare solo nei siti della Regione o della provincia in cui ha sostenuto l’esame e non su tutto il territorio italiano, cosa che invece può fare la guida abitata in un altro paese dell’Ue». Insomma, come dice il vecchio adagio: fatta la legge trovato l’inganno.

Condizioni

Esami e lezioni on line al costo di 2.800 euro Si richiede la presenza a Bucarest per 5 giorni

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Il manifesto che pubblicizz­a i corsi in Romania

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