Ferragamo: segnali anti-crisi, ma la risalita sarà lunga
I primi conti dopo la scomparsa di Wanda, guida della maison: numeri in rosso ma calano meno
Segnali positivi, ma il percorso per uscire dalla crisi sarà ancora lungo. E Salvatore Ferragamo si pone per questo obiettivi a medio-lungo termine.
C’era grande attesa per i conti del gruppo fiorentino del lusso dopo nove mesi del 2018, la prima volta dopo la scomparsa di Wanda Ferragamo, e se i conti sono negativi rispetto allo stesso periodo del 2017, il calo è dimezzato in rapporto alle perdite dei primi sei mesi ed il terzo trimestre ha dato numeri incoraggianti. Da qui è partita ieri l’analisi di Michaela Le Divelec, la manager entrata nella maison fiorentina a primavera come direttore generale e poi nominata in estate amministratore delegato. «Il trend del terzo trimestre è positivo e dimostra che la strategia per il gruppo inizia a dare i primi frutti — ha dichiarato — Saranno positivi anche i prossimi mesi perché sono salite le vendite all’ingrosso, che anticipano i trimestri a venire». Il Gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2018 con ricavi in calo del 3,3% a 972 milioni di euro e nel solo terzo trimestre i ricavi sono aumentati del 3,9%, periodo nel quale le vendite nei negozi hanno segnato +1,4%. L’utile netto è stato di 65 milioni (-17,5%) e nella nota di approvazione dei conti si spiega che «le dinamiche attese relativamente alle vendite, ai margini e ai risultati dell’esercizio 2018, permangono improntate a cautela». Visione non in contraddizione con l’inversione di tendenza. «Non puntiamo a risultati di breve termine, ma a un programma di lungo periodo per una crescita sostenibile. In questo momento sarebbe prematuro dare qualsiasi obiettivo, visto che stiamo lavorando e calibrando continuamente la nostra strategia — ha risposto Le Divelec agli addetti ai lavori — La strategia riguarda il business, l’organizzazione, il mercato. Abbiamo individuato posizioni chiave, con le persone giuste al posto giusto, ma il processo non è ancora completo».
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La nuova Ad
Il trend dimostra che la strategia è valida Ora è prematuro parlare di obiettivi