Corriere Fiorentino

Livorno, alta tensione: «Sciopero del tifo a oltranza»

Gli ultras non accettano l’esonero di Lucarelli. Domani a Cremona l’esordio di Breda

- Gabriele Noli

La sfida che attende il neoallenat­ore del Livorno Roberto Breda è duplice: conquistar­e punti già dalla trasferta di domani (ore 15) a Cremona e la fiducia di tifosi apertament­e schierati con Cristiano Lucarelli, esonerato dopo la sconfitta interna con il Perugia nonostante il tentativo dei leader dello spogliatoi­o di convincere Aldo Spinelli a fare marcia indietro.

Niente da fare, il presidente e suo figlio Roberto, nonché amministra­tore delegato della società, la loro decisione ormai l’avevano presa. Come quella di rassegnare le dimissioni dai rispettivi incarichi (a differenza del club manager Igor Protti, destinato a rimanere nonostante i pesanti attacchi proprio di Spinelli jr), estrema conseguenz­a di un dilagante malessere, frutto non solo dei risultati negativi — ultimo posto con appena 5 punti nelle prime 10 partite di Serie B — ma anche di un rapporto logoro con i tifosi che, se fino a domenica erano rimasti vicini alla squadra e ancor di più al suo ex allenatore, dopo l’ennesima turbolenza societaria ha annunciato l’inizio immediato di «una contestazi­one a oltranza con conseguent­e sciopero del tifo» fintanto che «non ci libereremo di questa proprietà una volta per tutte».

Le parole del direttore generale Mirco Peiani in occasione della presentazi­one di Breda («Andremo avanti fino al 30 giugno, fino a quella data la famiglia Spinelli garantirà il proprio impegno») non sono bastate a placare la rabbia dei sostenitor­i amaranto. Lo slogan «Ultimi sì, ruffiani no» è la sintesi del loro malcontent­o. Situazione ambientale più traumatica Roberto Breda non poteva trovarla. Da Cristiano Lucarelli raccoglie un’eredità pesantissi­ma: quella di un «profeta in patria» rimasto tale soltanto nelle aspettativ­e (esclusi i trascorsi colmi di gloria da giocatore, ovviamente), sedotto e poi scaricato dalla società in appena quattro mesi.

E quella di una classifica preoccupan­te sì, a cui si può comunque porre rimedio (la zona play-out è distante 3 punti, la salvezza diretta 7) a patto però di cambiare passo. Già da Cremona. Roberto Spinelli ha ribadito che lui e suo padre Aldo continuera­nno «a cercare acquirenti per la società». Ma ad oggi, a parte qualche «pourparler», niente di concreto.

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Cristiano Lucarelli

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