Livorno, alta tensione: «Sciopero del tifo a oltranza»
Gli ultras non accettano l’esonero di Lucarelli. Domani a Cremona l’esordio di Breda
La sfida che attende il neoallenatore del Livorno Roberto Breda è duplice: conquistare punti già dalla trasferta di domani (ore 15) a Cremona e la fiducia di tifosi apertamente schierati con Cristiano Lucarelli, esonerato dopo la sconfitta interna con il Perugia nonostante il tentativo dei leader dello spogliatoio di convincere Aldo Spinelli a fare marcia indietro.
Niente da fare, il presidente e suo figlio Roberto, nonché amministratore delegato della società, la loro decisione ormai l’avevano presa. Come quella di rassegnare le dimissioni dai rispettivi incarichi (a differenza del club manager Igor Protti, destinato a rimanere nonostante i pesanti attacchi proprio di Spinelli jr), estrema conseguenza di un dilagante malessere, frutto non solo dei risultati negativi — ultimo posto con appena 5 punti nelle prime 10 partite di Serie B — ma anche di un rapporto logoro con i tifosi che, se fino a domenica erano rimasti vicini alla squadra e ancor di più al suo ex allenatore, dopo l’ennesima turbolenza societaria ha annunciato l’inizio immediato di «una contestazione a oltranza con conseguente sciopero del tifo» fintanto che «non ci libereremo di questa proprietà una volta per tutte».
Le parole del direttore generale Mirco Peiani in occasione della presentazione di Breda («Andremo avanti fino al 30 giugno, fino a quella data la famiglia Spinelli garantirà il proprio impegno») non sono bastate a placare la rabbia dei sostenitori amaranto. Lo slogan «Ultimi sì, ruffiani no» è la sintesi del loro malcontento. Situazione ambientale più traumatica Roberto Breda non poteva trovarla. Da Cristiano Lucarelli raccoglie un’eredità pesantissima: quella di un «profeta in patria» rimasto tale soltanto nelle aspettative (esclusi i trascorsi colmi di gloria da giocatore, ovviamente), sedotto e poi scaricato dalla società in appena quattro mesi.
E quella di una classifica preoccupante sì, a cui si può comunque porre rimedio (la zona play-out è distante 3 punti, la salvezza diretta 7) a patto però di cambiare passo. Già da Cremona. Roberto Spinelli ha ribadito che lui e suo padre Aldo continueranno «a cercare acquirenti per la società». Ma ad oggi, a parte qualche «pourparler», niente di concreto.