Sant’Orsola, Leonardo mette fretta
Nardella annuncia i lavori per facciata e tetto. E annuncia: qui un evento con la Monna Lisa
❞
Se ci saranno proposte dai privati le valuteremo altrimenti non intendiamo essere schiavi di nessuno Questo è complesso è molto rilevante per San Lorenzo
Da contenitore vuoto e degradato a museo. Ecco, secondo Dario Nardella, quale sarà il futuro del complesso di Sant’Orsola nel giro di un paio di anni. Il sindaco, ieri mattina, ha anticipato i progetti della Città metropolitana per l’ex convento dove fu sepolta Lisa Gherardini, passata alla storia come Monna Lisa, e che prevedono un impegno economico importante e il restyling di tutto l’edificio.
«Innanzitutto — ha spiegato il primo cittadino — il pian terreno verrà restituito gradualmente ai fiorentini e la sua area archeologica farà parte di un grande percorso storico-museale insieme alle Cappelle Medicee, alla basilica di San Lorenzo, a Palazzo Medici Riccardi e alla chiesa di San Barnaba (eretta dopo la vittoria sui pisani, ndr)». Nardella, ai tanti residenti che ieri hanno partecipato al sopralluogo nel complesso, ha assicurato che «gli speculatori dovranno stare lontani da Sant’Orsola. Qui né alberghi, né attività commerciali, né centri commerciali ma soprattutto questo non diverrà una copia del vicino Mercato Centrale. Sicuramente nell’ex monastero si farà cultura, attività formative ed educative. E resta il parcheggio da sessanta posti». In attesa che le idee del sindaco prendano forma, ieri sono stati consegnati i lavori per il rifacimento di tetto e coperture per i quali la Città metropolitana ha stanziato un milione di euro. Mentre entro la fine dell’anno partirà il bando di gara da 2,8 milioni di euro per le facciate. L’ultimo lotto (il terzo) sarà invece messo a bilancio nel 2019 e riguarderà il restauro delle corti interne, del pian terreno e degli scavi.
«Su Sant’Orsola oggi si passa dalle parole ai fatti — ha aggiunto Nardella — Il 30 novembre scadrà il termine per la presentazione di proposte da parte dei privati. Se arriveranno le valuteremo, altrimenti non intendiamo essere schiavi di nessuno e andremo avanti per completare il rifacimento di tutto questo complesso così rilevate per il quartiere di San Lorenzo. E anticipo già che per l’anno leonardiano proprio qui organizzeremo un grande evento che avrà come protagonista proprio Monna Lisa».
Secondo il gruppo di residenti ed esperti di rigenerazione urbana, Santorsolaproject, da cinque anni promotore di iniziative per la valorizzazione degli spazi pubblici del rione San Lorenzo, la rigenerazione del Sant’Orsola non deve essere affrontata come fosse una questione di solo «degrado urbano»: «A nostro avviso — dice Emanuele Salerno — la necessaria riqualificazione dell’ex Convento rappresenta un’irripetibile opportunità per attivare l’intelligenza collettiva e coinvolgere le migliori risorse della città nel campo della cultura, formazione, impresa e lavoro». All’appello di «santorsolaproject» hanno già risposto gli architetti fiorentini, che nelle prossime settimane organizzeranno un confronto aperto a tutta la città nella Palazzina Reale: «Sant’Orsola — conclude Serena Biancalani, presidente dell’Ordine degli Architetti — è oggi una sorta di vuoto urbano in pieno centro storico, con una storia travagliata che vogliamo però lasciarci alle spalle».