Reddito di cittadinanza, Livorno sarà la più beneficiata
In attesa di capire come si concretizzerà il reddito di cittadinanza, il Sole 24 Ore ha fatto una simulazione sulla base dei dati Isee delle famiglie italiane e la soglia di 9.360 euro l’anno indicata dal M5S come utile per avere il reddito. I dati analizzati sono relativi all’Isee 2016 e nelle graduatorie delle 110 province italiane — le prime 34 sono tutte al Sud e nelle isole — quella toscana che ha più famiglie in percentuale che potrebbero avere il reddito di cittadinanza è Livorno, mentre le più ricche sono Firenze e Siena. Prima provincia in assoluto è Crotone, con il 27,9% di famiglie con Isee sotto quota 9.000 euro e Livorno, prima della Toscana, è 38esima con il 9.5% di famiglie sotto al soglia di difficoltà, una su dieci cioè, pari a 14.800 nuclei familiari in totale. Massa Carrara è al 45esimo posto, con l’8,8% di famiglie, Pistoia 48esima con 8,5%, seguita da Pisa con 8,4% di nuclei familiari, e Grosseto 53esima con l’8,2% sotto l’Isee a 9.000 euro. Vicine anche altre tre provincie: Lucca è 57esima, con l’8% di famiglie, Prato sessantesima a quota 7,8%, mentre Arezzo è al posto 63 con il 7,6%. Stanno decisamente meglio il capoluogo di regione e Siena, 77esima con il 7,1% di famiglie, 8.500 in tutto. Chiude Firenze al 78esimo posto su 110 con il 7% dei nuclei familiari (32.000 famiglie) che rientrano nella fascia che può ricevere il reddito di cittadinanza. Secondo la simulazione del Sole 24 Ore, su 100 famiglie con i requisiti per il reddito di cittadinanza 49 sono al Sud e isole, 19 al Centro, 32 al Nord. La Toscana quest’anno ha introdotto, prima regione in Italia, forme di sostegno al reddito e di lotta alla povertà, stanziando trenta milioni di euro (per il 70% destinati alle aree di crisi) a disposizione di 6.700 domande e tre misure: indennità di partecipazione, percorsi di assistenza alla ricollocazione, incentivi all’assunzione. L’indennità di partecipazione prevede un contributo di 500 euro al mese per sei mesi ed è riconosciuta a chi svolge regolarmente le politiche attive definite nel proprio percorso di ricollocazione. Per il suo finanziamento sono stati destinati circa 20 milioni dei 30 totali.