Corriere Fiorentino

«Peretola è ancora al palo E noi torniamo in piazza»

Salvadori (Confindust­ria) un anno dopo il sit-it: «Basta ideologia»

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È passato un anno dalla manifestaz­ione «in giacca e cravatta» degli industrial­i per dire «Sì aeroporto», con gli imprendito­ri megafono alla mano davanti al Vespucci, scesi in strada per la prima volta. Un’iniziativa fortemente voluta dal presidente di Confindust­ria Firenze, Luigi Salvadori. Che non molla, e nel terzo giorno di difficoltà causa nebbia a Peretola — con 34 voli modificati per scarsa visibilità — annuncia una nuova manifestaz­ione.

Presidente Salvadori, il 13 novembre 2017 il sit-in con lo slogan «Facciamo volare il nostro territorio», un anno dopo è tutto fermo. Se lo sarebbe aspettato?

«Assolutame­nte no. Per la prima volta come categorie economiche decidemmo di fare una manifestaz­ione come “sì aeroporto” perché lo sviluppo non è né di destra, né di sinistra, è di tutti, del Paese. E non immaginavo davvero che oggi potesse essere tutto fermo, molti mesi dopo il via libera della Valutazion­e di Impatto Ambientale al piano di sviluppo di Peretola. La conferenza dei servizi che deve dare l’autorizzaz­ione ai cantieri è stata rinviata un’altra volta, ma sono ottimista che il via libera arriverà; devo essere ottimista. Qualcosa si sta muovendo».

Come i 40 mila del corteo «Sì Tav» a Torino?

«Infatti. Noi siamo stati idealmente in piazza con loro e una delle due forze di governo (la Lega, ndr) dopo ha detto che le grandi opere si devono fare. Anche a Firenze il consenso verso la nuova pista è cresciuto in questi mesi, anche nella società civile. Abbiamo fatto informazio­ne corretta sul tema e se è vero che per ideologia qualcuno è diventato “No Pista”, la maggioranz­a dei fiorentini, e non solo, è con noi».

Cosa pensate di fare ora? Tornare in piazza, magari a Roma?

«Faremo una nuova manifestaz­ione, a Firenze. In un luogo simbolico, perché c’è la questione dell’aeroporto ma anche quella della Tav e delle infrastrut­ture in generale. Scenderemo in piazza senza bandiere, chiamando tutte le categorie economiche, i cittadini, i giovani. Per dire sì all’aeroporto, sì alla Tav, sì allo sviluppo, sì al Paese».

A Firenze il tema sarà centrale anche nella campagna elettorale per le amministra­tive di primavera: teme che questo inasprisca i toni, aumentando lo stallo? nuità amministra­tiva purtroppo non è tipica del nostro Paese e questo genera blocchi alla crescita e al lavoro».

Il consenso verso la nuova pista è cresciuto Spero che anche in campagna elettorale prevalga l’interesse comune, il bene della Toscana

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Il presidente di Confindust­ria Firenze Luigi Salvadori al sit-in pro aeroporto del 13 novembre 2017

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