«La struttura è molto ben conservata e può resistere a scosse sismiche e vibrazioni»
tempo non accessibile visto che al Campanile si accedeva tramite un ponte al secondo piano che lo collegava alla chiesa) di alcune fessure oltre le quali si è rilevata una controparete. Uno spazio protetto «che — aggiunge Caciagli — probabilmente serviva per far passare una grata metallica. Questa, attraverso un sistema di contrappesi, calava dall’alto i tesori da proteggere. Le scoperte sono emozionanti per chi le ha fatte ma lo saranno, anche per chi ne sentirà parlare dai relatori del convegno dedicato a questi studi organizzato dall’Opera del Duomo: si terrà domani e dopodomani nell’Antica Canonica di
San Giovanni (Piazza San Giovanni 7) ed è intitolato «Il Campanile di Giotto – Studi e ricerche per la conservazione». In questa due giorni scopriremo anche — ad anticiparlo per noi è il professor Paolo Spinelli docente di tecnica delle costruzioni qui a Firenze — che il Campanile gode anche di ottima salute e al momento è capace di fronteggiare eventuali traumi sismici. Dice il professor Spinelli: «È stato costruito secondo criteri studiati per resistere a vibrazioni di varia intensità, che siano quelle causate dal vento, dal rintocco delle campane o da eventuali terremoti. La parte superiore, con le sue bifore più grandi di quelle della parte inferiore, è più leggera e dunque tirata su proprio per resistere a traumi. Inoltre — attraverso modelli matematici — siamo stati in grado di sapere che tipo di elasticità ha protetto la struttura durante gli ultimi terremoti recenti in Toscana, penso a quelli delle aree del Mugello. Quello che annunceremo durante il convegno di domani è che abbiamo consigliato all’Opera del Duomo, ottenendo parere favorevole, di monitorare costantemente il Campanile, d’ora in poi, per poter verificare di fatto quello che abbiamo già scoperto attraverso i calcoli».
Come un anziano, per il momento in buona salute, il capolavoro di Giotto sarà dunque d’ora in poi tenuto sotto costante controllo, per prevenire invece di curare. Come prescrive, da anni, la moderna scienza medica.
Buona salute