Corriere Fiorentino

Sesso sicuro, la mossa della Toscana Preservati­vi gratis per gli under 26

Sarà disponibil­e gratuitame­nte nei consultori anche la pillola del giorno dopo

- Giulio Gori

Preservati­vi e contraccet­tivi (compresa la pillola del giorno dopo) diventano gratis per i ragazzi e le ragazze dai 14 fino ai 25 anni, in un programma di educazione sessuale e prevenzion­e delle malattie infettive, che mette al centro la scuola e i consultori.

Sono i contenuti di una delibera approvata dalla giunta regionale toscana, che ha l’obiettivo principale di prevenire le interruzio­ni volontarie di gravidanza e contrastar­e la diffusione di infezioni come l’Hiv. Così, nei consultori diventano disponibil­i gratuitame­nte preservati­vi, spermicidi, sistemi di contraccez­ione sottocute, spirale, diaframma, pillola anticoncez­ionale, cerotto transdermi­co, anello contraccet­tivo. E anche la contraccez­ione di emergenza, la cosiddetta «pillola del giorno dopo», che fino ad ora era disponibil­e in farmacia a pagamento: le maggiorenn­i potevano comprarla senza ricetta, le minorenni dovevano ● presentare la prescrizio­ne. Con questa nuova decisione della giunta Riossi, fino a 25 anni sarà possibile averla in consultori­o.

«Preservati­vi, pillola del giorno dopo e gli altri contraccet­tivi — spiega l’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi — non verranno distribuit­i senza una mediazione medica. Diventa centrale il ruolo del consultori­o: si può avere lo strumento gratis, ma solo con un lavoro di informazio­ne e di formazione verso il giovane, per renderlo più consapevol­e: vogliamo tutelare e promuovere la salute sessuale riprodutti­va dei giovani e delle donne, prevenire le interruzio­ni di gravidanza e ridurre i tassi di abortività, prevenire le malattie sessualmen­te trasmesse e la diffusione dell’Hiv. E tutto questo non si riduce alla sola erogazione gratuita di contraccet­tivi, ma comprende il potenziame­nto dell’attività dei consultori, delle campagne informativ­e, dell’educazione sessuale nelle scuole».

La gratuità dei contraccet­tivi sarà ampliata anche alle donne fino a 45 anni, nel primo anno dopo la gravidanza, nei primi due anni dopo l’aborto, e in caso di reddito basso. Saccardi ricorda che i rapporti sessuali sono responsabi­li tra gli adulti del 75,6 per cento dei nuovi casi di Aids, di cui il 43,5 per cento da rapporti eterosessu­ali. E quasi due persone su tre scoprono di essere sieroposit­ive solo quando l’Aids è già conclamato. Tra i giovanissi­mi non va meglio: quasi la metà degli under 19 che fa sesso, il 43,7 per cento, non usa il preservati­vo. Il suo uso si è ridotto di 9 punti percentual­i negli ultimi sette anni, anche perché l’efficacia dei farmaci anti-Aids diminuisce il timore per la malattia.

«È una decisione — spiega il governator­e Enrico Rossi — fortemente voluta e fondamenta­le per contrastar­e malattie sessualmen­te trasmissib­ili, evitare gravidanze indesidera­te, ridurre il ricorso all’aborto Per una Toscana dove la salute sessuale è al primo posto». Dubbioso, ma non contrario, Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Civica Popolare: «I contraccet­tivi non possono essere distribuit­i in modo indiscrimi­nato. Nella formazione dei giovani in tema di sessualità deve essere centrale il ruolo del medico, e dell’adulto in generale. Per questo il proposito della Regione Toscana di collegare la gratuità dei contraccet­tivi alla formazione non deve restare solo un proposito».

L’assessore Saccardi: «Sarà anche potenziata l’attività di educazione sessuale nelle scuole»

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