Corriere Fiorentino

«Spostare l’acquedotto mediceo»: un caso

L’idea della giunta di Pisa per far spazio alla tangenzial­e. L’opposizion­e in rivolta

- R.C.

Non piace alle opposizion­i PISA la proposta del sindaco di Pisa, Michele Conti, di smontare tre arcate dell’acquedotto mediceo per farci passare la tangenzial­e. La polemica nasce dall’idea del primo cittadino leghista, inserita nel suo programma di mandato presentato in Consiglio comunale, di smontare tre arcate dell’acquedotto mediceo, di proprietà comunale e che sconfina anche nei territorio dei Comuni limitrofi, per consentire il passaggio a raso di un tratto del tracciato della tangenzial­e nord est.

L’acquedotto mediceo fu fatto costruire dal granduca Ferdinando I de’ Medici e avviato nel 1588 per essere concluso nel 1613 da Cosimo II ed è composto da 954 archi equidistan­ti e decrescent­i in altezza così da garantire una pendenza costante. Alle critiche delle opposizion­i si aggiunge la perplessit­à della soprintend­enza, mentre il sindaco difende la sua scelta e allarga la questione. «L’acquedotto è un bene vincolato — precisa il soprintend­ente Andrea Muzzi — ma siamo disposti ad avviare un approfondi­to confronto sull’ipotesi progettual­e del Comune, anche se il pessimo stato di conservazi­one di un bene non può essere un discrimine per autorizzar­ne una demolizion­e anche solo parziale».

«Il tema vero — replica il sindaco — è se vogliamo o no la tangenzial­e. Noi vogliamo realizzarl­a e tutti sappiamo che deve attraversa­re l’acquedotto mediceo. Smontare e rimontare due-tre arcate così come indica la proposta dell’assessore all’urbanistic­a Massimo Dringoli, urbanista, collocando­le magari al centro di una nascitura rotatoria, penso che equivalga a valorizzar­e quel patrimonio». «I milioni risparmiat­i per realizzare un sottopasso dove sarebbe meglio fare un passaggio a raso perché siamo in un’area di bonifica — aggiunge Conti — potrebbero essere investiti nel recupero di un bene fatto andare in malora dalle amministra­zioni di centrosini­stra»

Il Pd attacca Conti definendo l’iniziativa «un’insensatez­za da bloccare in tutti i modi» e ha sfidato gli altri partiti del centrodest­ra a votare una mozione dem «per cancellare questa ipotesi». «Diritti in comune», il gruppo di cui fanno parte Prc, Possibile e Una città in comune sottolinea: «Queste uscite rendono bene l’idea dell’interesse della giunta per i beni culturali, considerat­i un intralcio. Se proprio qualcuno ci tiene “si rimontano”. Si considera il territorio in funzione della grande opera di turno anziché il contrario. Come faceva anche il Pd».

Il soprintend­ente

«È un bene vincolato, ma siamo disposti ad avere un confronto su questo progetto»

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 ??  ?? Il sindaco leghista di Pisa Michele Conti sotto l’acquedotto mediceo
Il sindaco leghista di Pisa Michele Conti sotto l’acquedotto mediceo

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