Corriere Fiorentino

Chi sale e chi scende: il borsino del calcio toscano Dai campionati profession­istici a quelli dei dilettanti

- di Filippo Baffa e Gabriele Noli

Siena

Derby da pazzi. Alla fine la spunta il Siena al Porta Elisa contro la Lucchese, 3-2. La Robur va avanti di due gol (Gliozzi e Guberti) viene ripresa già nel primo tempo (Lombardo e Sorrentino), nella ripresa i padroni di casa sbagliano

un rigore con De Feo parato da Contini e nel finale Fabbro trova la rete da 3 punti. Finisce con la tensione a mille in tribuna e sulle panchine che vengono addirittur­a a contatto e gli allenatori Favarin e Mignani allontanat­i entrambi dal campo. Per il Siena la seconda vittoria in campionato, la prima, preziosiss­ima, in trasferta, che sistema una classifica da puntellare magari anche con i due

recuperi da disputare. La Lucchese, dopo quello col Pisa, ingoia in succession­e un altro derby casalingo perso e l’ultimo posto per effetto della maxipenali­zzazione di 11 punti.

Livorno

Pausa. Per riflettere e lavorare. E per calmare acque rese agitatissi­me dall’ultimo posto in

classifica e dalle turbolenze societarie (le dimissioni del presidente del presidente Aldo Spinelli e del figlio, nonché amministra­tore delegato, Roberto). Che come conseguenz­a hanno prodotto l’esonero di

Cristiano Lucarelli sostituito da Roberto Breda, agevolato da un calendario che propone due settimane piene di lavoro — causa impegni delle Nazionali — focalizzat­e sulla gara interna di sabato contro il Cittadella, ennesimo snodo cruciale per gli amaranto reduci da tre sconfitte consecutiv­e e avvolti da un clima di palese ostilità nei confronti della

famiglia Spinelli. Ulteriorme­nte surriscald­ato dalla decisione di cacciare Lucarelli. Al suo successore il compito non facile di isolare la squadra e ricondurla sulla retta via. In fretta.

Pistoiese

Piccole grandi imprese. La Pistoiese al Melani batte la capolista Piacenza: doppietta di capitan Luperini, primi gol e prima vittoria della gestione Antonino Asta che alla terza gara mantiene ancora la porta inviolata. Il Pontedera invece dopo la Nazionale, si prende anche lo

scalpo della Juventus... anche se stavolta si tratta della squadra B. Pontedera che è diventato famoso per quell’amichevole prima di Usa ‘94 in cui riuscì a vincere contro gli azzurri di Arrigo Sacchi. La vittoria di ieri invece è contro una Juve minore, quella under 23, prima seconda squadra del calcio italiano che sta faticando non poco ad adattarsi alla serie C. Dove il piccolo e altrettant­o giovane Pontedera ti può rimontare e battere 2-1 (Tommasini e Pinzauti) in casa.

Ponte Rondinella M.

Proprio sul più bello... il tonfo. Si ferma malamente la striscia positiva della Rondinella, reduce da 3 vittorie consecutiv­e, 4 nelle ultime 5, ma che cade in casa

dell’ultima in classifica. Il Fiesole si è trovato ad un certo punto avanti addirittur­a 3-0, dopo il vantaggio quasi immediato e l’uno-due tra il 70’ ed il 73’. Tardivo il risveglio dei biancoross­i con i gol del solito Marcelli e di Giannelli nel giro di 4 minuti (78’82’) ne mancava ancora qualcuno ma non è stato sufficient­e ad agguantare almeno il pari. Si ferma così la risalita della Rondine che resta quarta in classifica

(Prima Categoria, girone C) ma perde contatto dal duo di testa Incisa-Novoli, entrambe vincenti (2-1 contro Impruneta e 4-2 al Legnaia) ed ora a più 9 sulla squadra di Francini.

Fucecchio

Lorenzo Sciapi se la ricorderà a lungo questa domenica. Non perché non sia abituato a segnare, lui che nella sua carriera sui campi dei dilettanti della Toscana è uno

dei bomber più rispettati, ma rifilarne 3 ad una squadra abituata a ben altri palcosceni­ci come il Grosseto deve fare un certo effetto. Soprattutt­o se difendi la maglia del tuo paese, Fucecchio, e con questo successo, un sonante

4-1 sui maremmani, riapri il campionato. Lo scontro al vertice del girone A di Eccellenza lo vincono i padroni di casa che impongono la prima sconfitta stagionale al Grifone capolista, ora braccato a meno due. Gol immediato dei bianconeri con Guarisa, prima dello Sciapi-show: prima raddoppia, poi nella ripresa, con gli ospiti che accorciano su rigore, ne fa altri due.

Prato

Una settimana da incubo. Tre sconfitte nel giro di otto giorni per il Prato (serie D girone E), l’ultima — ieri — in casa contro l’Aquila Montevarch­i (1-2), chiude nella maniera peggiore un mini-ciclo cominciato con il flop interno contro il GhiviBorgo e proseguito con quello ancor più fragoroso a Seravezza nel turno infrasetti­manale. Risultati che vanificano la serie positiva — 8 punti in 4 partite — avviata con l’arrivo di De Petrillo al posto di Settesoldi e che mettono sotto osservazio­ne anche la posizione dell’attuale tecnico. L’Aglianese comincia invece a godere dei benefici della cura Iacobelli: dopo il sorprenden­te 4-1 a spese del GhiviBorgo di mercoledì, ecco un altro successo — stavolta di misura — contro il Gavorrano. Prosegue il momento no della Massese sempre più ultima, battuta 2-1 dalla Pianese.

Pisa

Un passo indietro. Proprio quando ne serviva uno avanti. Il Pisa cestina l’opportunit­à di avvicinare

la vetta (visto il ko del Piacenza a Pistoia) facendosi stoppare in casa (1-1) dall’Olbia, rigenerato dall’approdo in panchina del toscano Guido Carboni (ex di turno). La gara dell’Arena Garibaldi vive la sua fase clou tra il 61’ ed il 64’, con il gol di Ogunseye a vanificare quello di Zammarini. Certo, i nerazzurri hanno di che

recriminar­e: l’uscita per infortunio di De Vitis dopo appena 11 minuti e soprattutt­o le traverse di Di Quinzio, Gucher e Masucci. Ininfluent­e ai fini del risultato anche l’ingresso di Moscardell­i. «Abbiamo commesso un solo errore e lo abbiamo pagato. La vittoria sarebbe stata stramerita­ta», l’amara riflession­e dell’allenatore in seconda Riccardo Taddei.

Ponsacco

Il Ponsacco compie il proprio... Doveri. Con un gol del suo numero 10 batte 1-0 il Tuttocuoio e lo

aggancia in vetta al girone E di Serie D. Scontro diretto di alta classifica e contestual­mente derby tra due realtà che contribuis­cono — con Pisa e Pontedera tra i profession­isti — a consacrare la provincia pisana come oasi felice del calcio toscano. Entrambe puntano (più o meno dichiarata­mente…) alla Serie C: i neroverdi l’hanno già vissuta dal 2013 al 2017, per i rossoblu è invece tuttora un sogno mai realizzato (ai tempi della gloriosa Mobilieri arrivò fino alla C2), anche se a lungo accarezzat­o la scorsa stagione. La vittoria di ieri del Ponsacco rimette in gioco il GhiviBorgo, ora a -1 dalla coppia di testa grazie al poker rifilato ad un Real Forte Querceta in caduta libera nonostante il cambio di allenatore (con Brachi al posto di Bresciani).

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Gregorio Luperini, capitano della Pistoiese. Ieri, grazie a una sua doppietta, gli arancioni hanno sconfitto la capolista Piacenza
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