Chi sale e chi scende: il borsino del calcio toscano Dai campionati professionistici a quelli dei dilettanti
Siena
Derby da pazzi. Alla fine la spunta il Siena al Porta Elisa contro la Lucchese, 3-2. La Robur va avanti di due gol (Gliozzi e Guberti) viene ripresa già nel primo tempo (Lombardo e Sorrentino), nella ripresa i padroni di casa sbagliano
un rigore con De Feo parato da Contini e nel finale Fabbro trova la rete da 3 punti. Finisce con la tensione a mille in tribuna e sulle panchine che vengono addirittura a contatto e gli allenatori Favarin e Mignani allontanati entrambi dal campo. Per il Siena la seconda vittoria in campionato, la prima, preziosissima, in trasferta, che sistema una classifica da puntellare magari anche con i due
recuperi da disputare. La Lucchese, dopo quello col Pisa, ingoia in successione un altro derby casalingo perso e l’ultimo posto per effetto della maxipenalizzazione di 11 punti.
Livorno
Pausa. Per riflettere e lavorare. E per calmare acque rese agitatissime dall’ultimo posto in
classifica e dalle turbolenze societarie (le dimissioni del presidente del presidente Aldo Spinelli e del figlio, nonché amministratore delegato, Roberto). Che come conseguenza hanno prodotto l’esonero di
Cristiano Lucarelli sostituito da Roberto Breda, agevolato da un calendario che propone due settimane piene di lavoro — causa impegni delle Nazionali — focalizzate sulla gara interna di sabato contro il Cittadella, ennesimo snodo cruciale per gli amaranto reduci da tre sconfitte consecutive e avvolti da un clima di palese ostilità nei confronti della
famiglia Spinelli. Ulteriormente surriscaldato dalla decisione di cacciare Lucarelli. Al suo successore il compito non facile di isolare la squadra e ricondurla sulla retta via. In fretta.
Pistoiese
Piccole grandi imprese. La Pistoiese al Melani batte la capolista Piacenza: doppietta di capitan Luperini, primi gol e prima vittoria della gestione Antonino Asta che alla terza gara mantiene ancora la porta inviolata. Il Pontedera invece dopo la Nazionale, si prende anche lo
scalpo della Juventus... anche se stavolta si tratta della squadra B. Pontedera che è diventato famoso per quell’amichevole prima di Usa ‘94 in cui riuscì a vincere contro gli azzurri di Arrigo Sacchi. La vittoria di ieri invece è contro una Juve minore, quella under 23, prima seconda squadra del calcio italiano che sta faticando non poco ad adattarsi alla serie C. Dove il piccolo e altrettanto giovane Pontedera ti può rimontare e battere 2-1 (Tommasini e Pinzauti) in casa.
Ponte Rondinella M.
Proprio sul più bello... il tonfo. Si ferma malamente la striscia positiva della Rondinella, reduce da 3 vittorie consecutive, 4 nelle ultime 5, ma che cade in casa
dell’ultima in classifica. Il Fiesole si è trovato ad un certo punto avanti addirittura 3-0, dopo il vantaggio quasi immediato e l’uno-due tra il 70’ ed il 73’. Tardivo il risveglio dei biancorossi con i gol del solito Marcelli e di Giannelli nel giro di 4 minuti (78’82’) ne mancava ancora qualcuno ma non è stato sufficiente ad agguantare almeno il pari. Si ferma così la risalita della Rondine che resta quarta in classifica
(Prima Categoria, girone C) ma perde contatto dal duo di testa Incisa-Novoli, entrambe vincenti (2-1 contro Impruneta e 4-2 al Legnaia) ed ora a più 9 sulla squadra di Francini.
Fucecchio
Lorenzo Sciapi se la ricorderà a lungo questa domenica. Non perché non sia abituato a segnare, lui che nella sua carriera sui campi dei dilettanti della Toscana è uno
dei bomber più rispettati, ma rifilarne 3 ad una squadra abituata a ben altri palcoscenici come il Grosseto deve fare un certo effetto. Soprattutto se difendi la maglia del tuo paese, Fucecchio, e con questo successo, un sonante
4-1 sui maremmani, riapri il campionato. Lo scontro al vertice del girone A di Eccellenza lo vincono i padroni di casa che impongono la prima sconfitta stagionale al Grifone capolista, ora braccato a meno due. Gol immediato dei bianconeri con Guarisa, prima dello Sciapi-show: prima raddoppia, poi nella ripresa, con gli ospiti che accorciano su rigore, ne fa altri due.
Prato
Una settimana da incubo. Tre sconfitte nel giro di otto giorni per il Prato (serie D girone E), l’ultima — ieri — in casa contro l’Aquila Montevarchi (1-2), chiude nella maniera peggiore un mini-ciclo cominciato con il flop interno contro il GhiviBorgo e proseguito con quello ancor più fragoroso a Seravezza nel turno infrasettimanale. Risultati che vanificano la serie positiva — 8 punti in 4 partite — avviata con l’arrivo di De Petrillo al posto di Settesoldi e che mettono sotto osservazione anche la posizione dell’attuale tecnico. L’Aglianese comincia invece a godere dei benefici della cura Iacobelli: dopo il sorprendente 4-1 a spese del GhiviBorgo di mercoledì, ecco un altro successo — stavolta di misura — contro il Gavorrano. Prosegue il momento no della Massese sempre più ultima, battuta 2-1 dalla Pianese.
Pisa
Un passo indietro. Proprio quando ne serviva uno avanti. Il Pisa cestina l’opportunità di avvicinare
la vetta (visto il ko del Piacenza a Pistoia) facendosi stoppare in casa (1-1) dall’Olbia, rigenerato dall’approdo in panchina del toscano Guido Carboni (ex di turno). La gara dell’Arena Garibaldi vive la sua fase clou tra il 61’ ed il 64’, con il gol di Ogunseye a vanificare quello di Zammarini. Certo, i nerazzurri hanno di che
recriminare: l’uscita per infortunio di De Vitis dopo appena 11 minuti e soprattutto le traverse di Di Quinzio, Gucher e Masucci. Ininfluente ai fini del risultato anche l’ingresso di Moscardelli. «Abbiamo commesso un solo errore e lo abbiamo pagato. La vittoria sarebbe stata strameritata», l’amara riflessione dell’allenatore in seconda Riccardo Taddei.
Ponsacco
Il Ponsacco compie il proprio... Doveri. Con un gol del suo numero 10 batte 1-0 il Tuttocuoio e lo
aggancia in vetta al girone E di Serie D. Scontro diretto di alta classifica e contestualmente derby tra due realtà che contribuiscono — con Pisa e Pontedera tra i professionisti — a consacrare la provincia pisana come oasi felice del calcio toscano. Entrambe puntano (più o meno dichiaratamente…) alla Serie C: i neroverdi l’hanno già vissuta dal 2013 al 2017, per i rossoblu è invece tuttora un sogno mai realizzato (ai tempi della gloriosa Mobilieri arrivò fino alla C2), anche se a lungo accarezzato la scorsa stagione. La vittoria di ieri del Ponsacco rimette in gioco il GhiviBorgo, ora a -1 dalla coppia di testa grazie al poker rifilato ad un Real Forte Querceta in caduta libera nonostante il cambio di allenatore (con Brachi al posto di Bresciani).