Nardella mette al tavolo sei possibili alleati
Incontro con i possibili partner di centrosinistra: c’è anche Grassi Il sindaco: «Bisogna avere l’ambizione di vincere al primo turno»
Cinque proposte sul piatto e l’apertura di un confronto. Con queste due chiavi si è presentato ieri il sindaco Dario Nardella al primo incontro con i soggetti della (possibile) coalizione in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. Rinviata un paio di volte per problemi di agenda, ieri nella «sala delle emergenze» di Palazzo Vecchio, la stanza attrezzata per gli interventi di protezione civile, il sindaco ha invitato un fronte che va dall’estrema sinistra in Consiglio comunale fino alle forze centriste, alleate del Pd alle ultime elezioni.
Al tavolo c’erano Riccardo Nencini del Psi, i rappresentanti di «+ Europa», la lista diventata partito legata ad Emma Bonino, i redivivi Verdi fiorentini, Gabriele Toccafondi di Civica Popolare assieme a Marco Semplici, con cui ha lanciato un appello «antipopulista» a Firenze. Infine, Stefania Collesei di Mdp e Tommaso Grassi di Firenze riparte a sinistra. Manca all’appello, pare giustificato, Graziano Cioni, che ha lanciato la sua lista civica con Nicola Cariglia e molti altri. Al tavolo, ovviamente, anche esponenti del Pd come il segretario cittadino Massimiliano Piccioli e la vicecapogruppo in Salone de’ Dugento, Francesca Paolieri.
«Oggi — ha spiegato Nardella — non chiedo di uscire con un sì o un no ma di condividere una disponibilità e avviare un lavoro insieme. Oggi la proposta è di iniziare questo confronto e l’approfondimento. Alla fine di questo percorso capiremo con chi è possibile costruire un percorso
❞ Raccolta differenziata al 70%, urbanistica ecosostenibile, un piano per il lavoro, miglioramento dei servizi pubblici, sì alle infrastrutture
comune. Credo che questa tensione unitaria possa essere apprezzata da tutti i nostri elettorati. L‘ambizione che dobbiamo avere è di provare a vincere al primo turno anche se la partita si può vincere anche nel secondo tempo. Dobbiamo provarci». Anche perché il secondo turno potrebbe essere più difficile per il Pd, anche a Firenze.
Per provare a ricostruire il centrosinistra, dopo anni di Pd solitario (al massimo appoggiato da liste civiche), Nardella ha messo sul tavolo un piano fatto di cinque punti su cui confrontarsi.
È partito da un piano per il «lavoro e sviluppo sostenibile». Una «svolta ambientale con scelte urbanistiche ecosostenibili, volumi zero e rigenerazione urbana». Sul fronte dei rifiuti, un’adesione ai principi dell’economia circolare con l’obiettivo del 70% di raccolta differenziata («Vogliamo stare dentro la grande sfida della difesa ambientale», ha detto il sindaco). Poi, interventi per la «lotta alle diseguaglianze e alla povertà con politiche per le persone e politiche per la casa e miglioramento dei servizi pubblici».
Sul fronte della viabilità e dei trasporti, Nardella ha ribadito il sì alle infrastrutture «a partire da tramvia». E infine, uno dei temi su cui più difficile è il confronto con la sinistra, quello della sicurezza, che il sindaco ha esposto come «legalità perché sicurezza è riduttivo, e senza sovrapposizione con il tema dell’immigrazione. E contro l’approccio securitario e autoritario del governo».
«Una riunione positiva, anche per lo spirito costruttivo. Con un progetto da realizzare e con la centralità della coalizione», commenta il segretario del Psi Nencini. Più diplomatico Grassi: «Ci ha invitato il sindaco, era giusto ascoltarlo. Gli abbiamo ribadito che siamo alternativi a M5S e Lega. E che riporterò le sue proposte al “cantiere della sinistra” che lavora da tempo». Ma Grassi ha anche aggiunto che l’incontro si è tenuto «in stretto collegamento con i partiti» che hanno sostenuto le liste di Firenze riparte a sinistra, da Sinistra Italiana al Prc: un’intesa al primo turno pare impossibile. «Dobbiamo lavorare sul programma per capire se è possibile stare insieme», ha messo le mani avanti Toccafondi. Ma Nardella ha anche ricordato il fatto che si voterà in contemporanea con le elezioni Europee: «Un’Europa da sostenere e riformare ma non da distruggere».
❞ Al tavolo anche Nencini del Psi, la lista + Europa, i Verdi, Toccafondi di Civica Popolare, gli ex Pd che hanno aderito a Mdp Assente Cioni