Il progetto degli studenti con l’astronauta Parmitano sulla stazione spaziale
Crisi economica, povertà, perdita del lavoro, gioco d’azzardo, stili di vita superiori alle reali capacità economiche. Questi alcuni dei motivi che spingono sempre più persone nelle mani degli strozzini, degli usurai. Una piaga presente nel tessuto socio-economico nella provincia di Firenze. Per questo il prefetto Laura Lega, ieri, al termine del convegno sulle iniziative di prevenzione in tema di usura ha lanciato un protocollo d’intesa, che nelle prossime settimane verrà studiato ed elaborato, da sottoporre a tutti i soggetti del territorio. L’evento di ieri ha anche offerto l’occasione per approfondire la conoscenza degli strumenti previsti dalla normativa nella materia. In sala erano presenti i prefetti della Toscana, le istituzioni, i sindaci della provincia, i vertici dell’autorità giudiziaria, i responsabili provinciali delle forze dell’ordine, i sindacati, le associazione di categoria e dei consumatori, gli ordini professionali. Hanno partecipano anche numerosi allievi della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri e studenti universitari. «Lo Stato c’è — ha dichiarato il prefetto Lega — ed è accanto agli imprenditori, ai commercianti, ai cittadini che vogliono reinserirsi nel tessuto economico legale». Nel suo intervento, Lega ha sottolineato la delicatezza con la quale queste tematiche devono essere affrontate in via preventiva, per evitare l’esposizione di imprenditori e famiglie a fenomeni odiosi e che strozzano l’economia legale. Il prefetto ha poi ricordato le specifiche competenze delle prefetture nel completare le istruttorie delle domande di accesso al Fondo di solidarietà, istituito per sostenere le vittime d’usura. All’incontro di ieri, anche il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Domenico Cuttaia, che ha sottolineato come «la nostra legislazione ci consente di intervenire immediatamente a favore delle vittime, un segno di solidarietà e di vicinanza dello Stato che vuole essere soprattutto lo strumento per implementare le denunce. In Toscana, come nelle altre regioni del centro nord, i fenomeni usurai non sono così vistosi come nel sud, ma sono comunque presenti e bisogna intervenire per farli emergere». (A.P.)