Corriere Fiorentino

Tafi: «A 52 anni torno a correre la Parigi-Roubaix»

Il ciclista di Fucecchio: «Mi incoraggia­no da tutto il mondo, non mi tiro più indietro»

- di Simone Spadaro

Sarà un atto d’amore verso il ciclismo e un’impresa molto «social» con annesso documentar­io quella di Andrea Tafi, ciclista di Fucecchio, che a venti anni di distanza dalla storica vittoria in solitaria alla Parigi-Roubaix tornerà a correre sui pedali nell’Inferno del Nord. Ultimo italiano a vincere questa classica, nel 1999 a 32 anni, Tafi il prossimo 14 aprile nel avrà 52. «Il desiderio — racconta — è scattato la scorsa primavera quando ho corso, il giorno prima della gara per profession­isti, la Parigi-Roubaix amatoriale. Ho subito pensato che il prossimo sarebbe stato il ventennale dalla mia vittoria, l’ultima di un ciclista italiano. La voglia di andare in bicicletta è quella di allora e infatti, in luglio, ho partecipat­o a una gara in Ungheria con una squadra continenta­l, ovvero quelle di terza fascia. Ho percorso 160 km, con una media di 48,400 ed allora ho deciso di riprovarci con la gara che mi ha dato la fama mondiale».

Ai più può sembrare un’impresa impossibil­e. «Ormai non mi tiro indietro. È una sfida con me stesso. Sono già stato registrato all’Uci e all’annuncio la mia pagina Facebook è stata inondata di messaggi d’incoraggia­mento. Dagli Stati Uniti alla Spagna, da Israele ai tantissimi in Italia».

Durante la corsa sarà girato un documentar­io. L’obiettivo? Far capire come è cambiato il ciclismo in questi ultimi 20 anni. «La bicicletta — spiega Tafi — si è trasformat­a almeno 3 o 4 volte, il metodo di allenament­o e l’alimentazi­one è cambiata. Sarò seguito da un’équipe di medici. Voglio vedere dove arrivano i miei li- miti ma anche far vedere che il ciclismo è cambiato e che a 52 anni si può ancora correre. E poi 5 più 2 fa 7 che è il mio numero fortunato. Sono certo che avrò un grande seguito anche sui social».

Tafi si troverà in gara con tutti i migliori profession­isti del momento. «Non gareggio per vincere. Il futuro non sono io. Voglio però dimostrare che andare in bicicletta fa bene. La mia sarà una testimonia­nza per le giovani generazion­i». Manca ancora la squadra. «Ma ho molte trattative in corso. La Parigi-Roubaix è anche una gara a invito per le squadre profession­al e potrei dunque strappare una wild card, però vorrei partecipar­e con una squadra del world tour. In Belgio hanno fatto un sondaggio e hanno chiesto agli appassiona­ti chi potrebbe tesserarmi: sono venute fuori la Dimension Data, la Quick Step, la BMC e altri team. Hanno creato anche uno slogan: Tifo Tafi Forever e poi è nato l’hashtag #iotifotafi. Tutte cose che non c’erano venti anni fa». A questo punto non resta che allenarsi. «Lo sto già facendo per le strade della Toscana con gli amici Sabatini, Visconti, Mori, con mio nipote Umberto Orsini. Ci alleniamo anche con il freddo e con il vento — conclude Tafi — perché tutti vogliono che arrivi al traguardo».

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 ??  ?? Andrrea Tafi durante una Parigi Roubaix
Andrrea Tafi durante una Parigi Roubaix
 ??  ?? Tafi, ultimo a destra, con il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia
Tafi, ultimo a destra, con il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, il sindaco di Vinci, Giuseppe Torchia

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