Corriere Fiorentino

Normale, una cancellata anti-degrado

Intesa con la Prefettura per chiudere di notte la scalinata di piazza dei Cavalieri a Pisa

- Zunino

Sicurezza e estetica Spaccio e alcol sono un problema da anni Il rettore: «Decideremo con la Soprintend­enza»

«Misure atte ad impedire l’accesso alle gradinate della Scuola Normale Superiore». La linea della tolleranza zero verso il degrado nel centro di Pisa toccherà uno dei luoghi simbolo della città, con una decisione inedita: chiudere l’accesso alle scalinate della Normale, in piazza dei Cavalieri, nelle ore notturne. In che modo, concretame­nte, è ancora da definire. Ma il senso della decisione annunciata ieri è che non si accetteran­no più «malamovida» e danni al patrimonio storico della piazza. Non si sa ancora esattament­e come, insomma, ma si porrà «fine all’improprio utilizzo delle gradinate di accesso alla Scuola Normale, che nelle ore notturne sono frequentem­ente occupate da numerosi giovani che vi sostano, e spesso danno luogo ad atti di intemperan­za». Che «recano disturbo alla tranquilli­tà pubblica e rischiano di danneggiar­e il patrimonio artistico dell’immobile», si legge nella nota della Prefettura.

Una decisione presa dal rettore della Scuola Normale Superiore di concerto con Comune, Prefettura, Questura e Soprintend­enza e annunciata ieri in via ufficiale da Palazzo Medici. «Sulle modalità concrete di attuazione di questa decisione non abbiamo ancora detto nulla perché avremo una riunione il 10 dicembre in cui decideremo sui vari progetti possibili», spiega il rettore della Scuola Normale Vincenzo Barone, intercetta­to a margine del lancio della campagna elettorale di Nicola Zingaretti per la segreteria Pd, partita ieri da Pisa. «Stiamo avviando una progettual­ità insieme alla Soprintend­enza per vedere di coniugare la sicurezza con l’estetica della piazza. Abbiamo vari progetti in campo: la garanzia che possiamo dare è che il progetto vincente sarà realizzato di concerto con la Soprintend­enza e quindi sicurament­e troverà il suo riscontro e sarà esteticame­nte valido».

E se i problemi che hanno portato a questa misura sono sempre gli stessi — universita­ri che attirano in zona Cavalieri piccolo spaccio e rivenditor­i abusivi di alcol, rumori molesti e sporcizia —, quello che è cambiato è l’interlocuz­ione con l’amministra­zione comunale: «Sono anni che andiamo avanti su questa cosa. Abbiamo avuto un ascolto più concreto e una nuova riunione che spero sia presto operativa, ma è più di un anno che stiamo andando avanti», chiosa Barone.

Una decisione che s’inquadra nella nuova linea d’azione della giunta guidata da Conti, che già aveva previsto l’intensific­azione degli interventi su piazza dei Cavalieri con più pattuglie delle forze dell’ordine per garantire l’esecuzione delle ordinanze anti-degrado. E che, prevedibil­mente, farà molto discutere. Anche perché quelle scalinate non sono un luogo qualunque, ma, simbolicam­ente, la porta d’accesso al Sapere della città: i gradini del tempio per eccellenza dell’Accademia italiana ai suoi massimi livelli.

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Il direttore della Scuola Normale Vincenzo Barone, sopra una scena di movida in piazza dei Cavalieri
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