Peretola, nuovo stop dalla Lega Forza Italia: «Noi voteremo sì»
Centrodestra spaccato dall’aeroporto. Il Carroccio si schiera contro in commissione regionale
❞ Marchetti (FI) Addio all’alleanza per le Amministrative? Non credo, però la Lega è in imbarazzo a Roma...
Un atto apparentemente tecnico, la «risoluzione per la variante automatica al Piano di indirizzo territoriale per la Piana», per permettere al governatore Enrico Rossi di dare parere favorevole alla conferenza dei servizi per la nuova pista dell’aeroporto di Peretola, è diventato un atto politico. Con Rossi ed il Pd decisi ad andare avanti, l’opposizione di sinistra contraria, il Movimento Cinque Stelle anche, e Forza Italia e Fratelli d’Italia favorevoli ed in pressing verso la Lega, che invece ha votato no in commissione ed uscirà dall’aula.
La lunga giornata dei tormenti del centrodestra è iniziata con la commissione che ha visto il voto contrario del presidente del gruppo consiliare leghista Elisa Montemagni ed il sì di Pd e Paolo Marcheschi (Fdi) mentre in contemporanea i consiglieri di Fi, Maurizio Marchetti e Marco Stella, assieme al senatore Massimo Mallegni, hanno tenuto una conferenza stampa al Vespucci per annunciare il sì in aula. «Credo che sia follia assoluta chi pensa che un aeroporto come quello di Firenze non debba avere una pista di 2.400 metri. Vuol dire che nella vita al massimo è arrivato all’esterno del bordo di casa — ha detto Mallegni — Una regione come la Toscana deve avere un aeroporto efficiente a Firenze. E dire che così si ostacola l’aeroporto di Pisa significa non conoscere il mercato del turismo, dello sviluppo e dell’imprenditoria». Marco Stella e Maurizio Marchetti hanno aggiunto: «Siamo qui a ribadire il nostro sì allo sviluppo. Per questo in Consiglio regionale voteremo la proposta che garantisce all’aeroporto di Firenze la possibilità di svilupparsi». Per Stella, «dove lo troviamo un imprenditore che viene in Toscana crede allo sviluppo di questa terra e mette 400 milioni? E noi abbiamo il coraggio di dire di no a 400 milioni di euro e a 5mila posti di lavoro in questa infrastruttura?». E la posizione diversa da quella della Lega? Dividerà il centrodestra alle elezioni amministrative del 2019? «Non credo. Vedo la Lega in una situazione di imbarazzo all’interno di questo Governo dove c’è una forza politica contraria ad alcune infrastrutture e la Lega deve mediare certe posizioni», ha risposto il capogruppo azzurro, Marchetti. «Noi non stiamo con il Pd, noi votiamo per i toscani e per lo sviluppo del territorio», ha chiosato Stella. Ma per Elisa Montemagni, proprio perché l’atto è politico non potrà avere il via libera della Lega. «Noi da sempre contestiamo il Pit e siamo all’opposizione, non possiamo certo dare avallo a Rossi. La risoluzione inoltre è arrivata in commissione pochi minuti prima del confronto, è inaccettabile. Se i consiglieri del Pd vogliono fare i passa carte, è un problema loro. Noi usciremo dall’aula». È un no al masterplan del Vespucci? «È un no al mandato politico a Rossi a dire sì in conferenza dei servizi».
La risoluzione avrebbe dovuto essere esaminata ieri, ma per dare più tempo la discussione è stata rimandata ad oggi, e Fi e Fdi hanno parlato per tutto il pomeriggio con i consiglieri leghisti per arrivare ad un documento comune del centrodestra che dica sì alla nuova pista di Peretola per non dividersi su un tema che sarà centrale nella prossima campagna per il sindaco di Firenze. Ma Montemagni a fine giornata puntualizza: «Presenteremo noi un documento per lo sviluppo del sistema aeroportuale toscano (con forse un riferimento all’ampliamento dello scalo fiorentino,
ndr) ed il collegamento rapido Firenze-Pisa: chi ci sta lo voterà». Mentre Giacomo Giannarelli conferma il doppio no di M5S, all’atto e alla nuova pista di Peretola. «È l’ennesima forzatura della giunta, che va contro la legge 65 del 2014 che non consente la procedura semplificata per le varianti in caso di beni vincolati paesaggisticamente. E per questo inoltreremo una segnalazione all’Anac. Nel merito siamo contrari all’ampliamento dello scalo di Firenze, che farebbe concorrenza Pisa e non sarebbe un city airport, mentre il Galilei può ampliarsi».