Corriere Fiorentino

Autista Ataf aggredita e minacciata da un passeggero

Lui fugge, la donna all’ospedale sotto choc. I sindacati: «I pulsanti di allarme non funzionano»

- Giulio Gori

A mezzogiorn­o è salito sull’autobus 55 di Ataf, a Novoli, con una radio e la musica a tutto volume. Quando la autista gli ha chiesto di abbassare il volume, l’uomo ha obbedito, ma ha subito cominciato ad insultarla. Parole pesanti, tra offese sessiste, commenti sull’aspetto fisico della donna e anche minacce di prenderla a schiaffi. La sfuriata è andata avanti per un paio di fermate, alcune passeggere timidament­e hanno invitato l’uomo a finirla. Ma lui, un italiano, non ha smesso. L’autista, arrivata in piazza Puccini, ha tirato il freno a mano e si è fermata. L’uomo, ancora più irritato, ha preso a calci e pugni il vetro che protegge la cabina di guida, per poi sputare più volte sulla donna attraverso una fessura. Lei è scesa dall’autobus, sconvolta, e lui ha fatto lo stesso: «Non ti far mai vedere alle Cascine perché t’ammazzo» ha detto per poi dileguarsi saltando su un altro bus. Sul posto è intervenut­a la polizia che ha raccolto la denuncia della donna e il racconto di tre testimoni.

L’autista era così sconvolta che è stato chiamato il 118. Portata in codice giallo a Santa Maria Nuova, è stata sedata per molte ore prima di essere dimessa con quattro giorni di prognosi: «Trema come una foglia, è sotto shock, non è in grado di lavorare», racconta un collega. «Come Rsu scriveremo al Prefetto per dire basta — spiega Giampiero Barcucci di Slm Fast Confsal — Le aggression­i sono sempre più frequenti. Di giorno la situazione è difficile, di notte è impossibil­e: tossici, ubriachi. A luglio 2017 avevamo stretto un accordo per la sicurezza: ma le telecamere sui bus sono state montate solo sui mezzi nuovi e non funzionano, mentre i pulsanti di allarme non funzionano quasi mai».

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