Corriere Fiorentino

L’esperiment­o dei ragazzi del Meucci nella stazione spaziale internazio­nale

Parmitano porterà in orbita i girini degli studenti per studiare gli effetti della gravità

- Ivana Zuliani

Girini mandati nello spazio per studiare gli effetti della gravità sul processo di rigenerazi­one dei tessuti cellulari. Tra i sette esperiment­i italiani che l’astronauta Luca Parmitano condurrà sulla stazione spaziale internazio­nale durante la prossima missione Beyond, in programma da luglio 2019, ce ne sarà anche uno che vede impegnati nove studenti dell’Itis Meucci di Firenze. È il progetto Xenogriss che mira a studiare l’effetto della microgravi­tà sulla crescita e rigenerazi­one, attraverso l’utilizzo di girini di Xenopus laevis, una particolar­e specie di rana.

Docenti e studenti lo hanno illustrato ieri durante un incontro a Roma nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana, con l’intervento, in collegamen­to dal Kazakistan di Parmitano.

Quello fiorentino è l’unico esperiment­o che vede la collaboraz­ione di ragazzi di una scuola superiore. «Tre studenti di terza si occuperann­o della parte biologica e scientific­a, sei invece seguiranno la parte tecnica per il controllo della coltura e il monitoragg­io in orbita, il rilevament­o dei dati e delle immagini» spiega Stefano Cartocci il professore del Meucci che coordina il progetto, insieme ai colleghi Alessandro Fortuna e Cristina Meringolo e ad Angela Maria Rizzo del Dipartimen­to di Scienze Farmacolog­iche e Biomolecol­ari dell’Università degli Studi di Milano, Monica Monici del Laboratori­o Congiunto ASAcampus, dell’Università di Firenze e della Asa e l’impresa di apparecchi­ature aerospazia­li Kayser Italia di Livorno.

L’esperiment­o Xenogryss ha partecipat­o al bando del concorso «YiSS — Youth ISS Science 2019» promosso lo scorso maggio dall’ Agenzia Spaziale Italiana e lo ha vinto, aggiudican­dosi la possibilit­à di essere eseguito nello spazio. «La coltura di girini verrà mandata in orbita con un vettore, e verrà ricevuta dall’astronauta mentre è già in orbita. Andremo negli Usa il prossimo autunno per seguire il lancio» afferma Cartocci. I risultati registrati sulla Stazione Spaziale saranno confrontat­i con altri eseguiti a terra, prima e dopo. «Potranno aiutare ricercator­i scientific­i in campo biomedico nello studio di patologie» spiega il professore. «Per i nove ragazzi scelti per partecipar­e al team è importante, perché imparano a gestire un progetto dalla A alla Z, con un coinvolgim­ento totale».

«Pensando alle future missioni su altri pianeti — ha detto Parmitano alla presentazi­one di ieri — esperiment­i come questi ci permettono di raggiunger­e traguardi sempre più esterni e ci aiutano a capire meglio come funziona il nostro corpo in condizioni di microgravi­tà».

❞ Il coordinato­re Andremo negli Usa in autunno, i risultati serviranno ai ricercator­i in campo biomedico

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Gli studenti del Meucci ieri a Roma nella sede dell’Agenzia Spaziale Italiana per presentare il loro progetto che parteciper­à alla missione Beyond

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