Corriere Fiorentino

«Sulla classifica abbiamo sbagliato» E Firenze non scende, anzi migliora

- A.P.

«Ci siamo sbagliati. Facciamo mea culpa. L’errore però non è dipeso da noi ma di un algoritmo che estrae i dati dell’Istat»: dalla Sapienza, ieri, sono arrivate le scuse al sindaco Dario Nardella che, durante la riunione del Consiglio della Città metropolit­ana, aveva anche minacciato «di ricorrere alle vie legali per danno d’immagine» contro Italia Oggi che aveva pubblicato domenica scorsa la classifica sulla qualità della vita nelle città italiane.

Firenze era sprofondat­a dal trentasett­esimo posto dello scorso anno al cinquantaq­uatza tresimo causando la reazione stizzita del Comune mentre la notizia si diffondeva velocissim­a sui social. «Stiamo preparando la lettera di rettifica — spiega il professor Alessandro Polli dell’Università La Sapien- — Ci siamo accorti che c’è stato un bug su tre indicatori: tasso di occupazion­e, tasso di disoccupaz­ione e tasso di disoccupaz­ione giovanile. In pratica il dato di Firenze si riferiva ad altre provincie». Nella nuova graduatori­a Firenze passa dal 37° dello scorso anno al 34° posto: un passo in avanti che ha messo per ora fine alla diatriba tra Palazzo Vecchio e i ricercator­i romani. «A noi spiace più del sindaco — continua Polli — Soprattutt­o perché queste indagini le facciamo da venti anni e non abbiamo mai commesso un errore». Nella mattinata di ieri, durante la seduta del consiglio, Nardella aveva detto di essere «costernato della superficia­lità e sciatteria con cui una delle università più importanti del nostro Paese ha dato questi dati» perché «anche un ragazzino del primo anno di studi sarebbe stato in grado di elaborare correttame­nte i numeri».

Ciò che ha scatenato le ire di Nardella e dei suoi assessori è stato il calo più sensibile registrato dalla classifica errata, il lavoro. In questo campo, uno dei 9 in cui è suddivisa la ricerca, Firenze passava dalla posizione 14 alla 54, un tonfo contestato dall’amministra­zione fin dal primo momento. E in serata è stato lo stesso sindaco a mettere una pietra tombale sulla querelle: «Scuse accettate. A noi interessa che la verità emerga, come in questo caso. Ci fa piacere constatare che Firenze nell’ultimo anno abbia guadagnato tre posizioni».

Botta e risposta «Stiamo preparando una lettera di rettifica» Il sindaco: «La verità alla fine è venuta fuori»

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La prima pagina del «Corriere Fiorentino» di martedì scorso

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