Ponte Vespucci chiuso per sei mesi Rivoluzione per bus, auto e Ztl
Oggi la riduzione a una corsia, lunedì il blocco totale. Varchi aperti e 6 linee deviate
Perforazione dei marciapiedi, sensori, droni subacquei, iniezioni di cemento nell’alveo del fiume, due porte telematiche della Ztl spente. E il ponte chiuso per almeno sei mesi.
Inizia oggi, con le operazioni preliminari, la messa in sicurezza del ponte Vespucci, della pila nel lato di San Frediano, la cui criticità è emersa tre anni fa. Un cantiere annunciato — il Comune spiegò a metà agosto, dopo la tragedia del ponte Morandi, che si sarebbe intervenuti in autunno — e molto complesso (costo 1,5 milioni, a carico del Comune), che comporterà mutamenti alla viabilità nella zona, con l’apertura di itinerari nella Ztl grazie alle sospensione del funzionamento delle porte telematiche di lungarno Vespucci/Ponte Vespucci e di Borgo San Frediano/Sant’Onofrio. Oggi inizieranno le operazioni preliminari con divieti di sosta dalle ore 7 e chiusura alternata delle corsie del ponte Vespucci: dalle ore 8 alle 11 sarà chiusa la corsia da lungarno Vespucci a lungarno Soderini, dalle 11 alle 17 il divieto di transito interesserà la corsia da lungarno Soderini a lungarno Vespucci. I disagi veri partiranno lunedì, con la chiusura totale del ponte per il montaggio dei sensori (poi saranno effettuati rilievi subacquei utilizzando sub e droni). Dal 26 novembre si potrà utilizzare in alternativa ponte alla Carraia: gli itinerari alternativi sono in riva destra lungarno Vespucci-piazza Goldoni-Ponte alla Carraialungarno Soderini e in riva sinistra Borgo
San Fredianopiazza Sauroponte alla Carraia-piazza Goldoni-lungarno Vespucci. Ataf inoltre da oggi devierà sei linee: 12, 13, 36, 37, C3 e C4. In Borgo San Frediano passeranno le linee 13 in direzione rotonda Barbetti, 36 e 37 in direzione Santa Maria Novella e C4 in direzione piazza Duomo; tutte le linee, tranne la C3 passeranno da ponte alla Carraia.
«Da mercoledì 28 saranno infissi dei tubi nell’alveo per effettuare le prove sismiche — spiega Palazzo Vecchio — Da inizio dicembre inizierà la demolizione della platea in calcestruzzo sotto la spalla sinistra del ponte in modo che il macchinario necessario per le successive lavorazioni possa essere posizionato in corrispondenza della spalla. Da gennaio, il via alla prima fase dei lavori con i consolidamenti sotto la pila, con iniezioni di cemento nello strato di ghiaia che costituisce l’alveo. Poi verrà realizzato una sorta di “contenitore” intorno alla fondazione della pila dentro cui poi verrà gettato un calcestruzzo». Dopo sei mesi di lavori il Comune ipotizza che sarà possibile riaprire il ponte al transito «perché già messo in sicurezza» e poi servirà una terza fase — si parla di altri sei mesi di cantieri — per la realizzazione di nuovi micropali intorno alla pila già rinforzata e i collegamenti con quelli vecchi presenti.
❞
Palazzo Vecchio Il consolidamento avverrà in tre fasi Iniezioni di cemento e nuovi micropali