Nemici per un giorno
Cassani, tifoso del Bologna, parla dell’amico Pioli: «Ha la tempra del corridore» Il ct della Nazionale di ciclismo domenica sarà al Dall’Ara «Con Stefano ci sentiamo spesso: è un grande allenatore ma spero che la Fiorentina non vinca, noi siamo in diffic
Umiltà, educazione, senso del lavoro, culto della fatica come unica via per raggiungere un traguardo. A pensarci bene, era quasi inevitabile che tra Stefano Pioli e Davide Cassani diventassero (grandi) amici. Questione di valori, e passioni comuni. Mettici poi il destino, una squadra di calcio (il Bologna), il ritrovarsi a condividere (anche) dei colori. «Con Stefano è nato un rapporto forte — racconta il ct della nazionale di ciclismo — che coltiviamo ancora oggi con grande affetto».
Vi sentite spesso?
«Sì, soprattutto prima di un appuntamento importante per la mia nazionale il messaggio di Stefano non manca mai. Da tempo poi voglio venire a trovarlo e spero di riuscirci presto anche perché sono profondamente legato alla Toscana. La vostra Regione è il ciclismo, e poi è la terra di Alfredo Martini...il mio maestro. In più, ora , io e Pioli abbiamo un motivo in più per sentirci».
Cioè?
«Mio figlio all’allena l’Under 17 del Ravenna, sta prendendo i vari patentini Uefa e molto spesso si chiede consigli a Stefano e suo figlio Gianmarco che fa parte dello staff tecnico della Fiorentina»
Vi è mai capitato di pedalare insieme?
«No, ma spero che prima o poi possa esserci l’occasione».
Pioli, ora, usa soprattutto la Mountain Bike. Consigli?
«No. Credo che Stefano vada in bici soprattutto per staccare la spina, senza obiettivi particolari».
Che ciclista sarebbe stato Pioli?
«Difficile dirlo. Di certo avrebbe potuto farlo, perché ha valori straordinari. È umile, dote rara, ha cultura del lavoro, della fatica, del sacrificio, del rispetto».
Un uomo che, all’improvviso, è stato travolto da un dramma. Avete mai parlato della scomparsa di Astori?
«No. È una ferita troppo fresca. Io stesso al solo pensarci mi sento male e quindi capisco che per lui sia dura tornare a quei giorni».
Eppure, da quella tragedia, Pioli e i suoi ragazzi hanno tratto grande forza per ripartire...
«Vero, ed è grande merito di Stefano. Il percorso che sta portando avanti con un gruppo così giovane mi entusiasma».
Non a caso, anche lei, con la sua Federazione sta por- tando avanti un lavoro profondo sui giovani. È l’unica via percorribile?
«Assolutamente! Si fa sempre troppo poco per i ragazzi. Se si vuole crescere, nello sport come in tutti gli altri ambiti, bisogna investire. E investire vuol dire puntare sui giovani».
Ce n’è uno che le piace particolarmente tra quelli della Fiorentina?
«Facile: Chiesa. È il simbolo della Fiorentina, ha qualità super, e mi pare sia sempre più importante anche per la Nazionale».
Eppure negli ultimi tempi i viola, così come il Bologna, non stanno andando benissimo. Che partita si aspetta domenica?
«Sono due squadre un po’ in difficoltà ma purtroppo mi pare che la situazione del Bologna sia molto più pericolosa. Abbiamo solo un punto di vantaggio sulla zona retrocessione e quelle dietro stanno iniziando a vincere». Quindi?
«Quindi, purtroppo per Stefano, domenica dobbiamo vincere in tutti i modi. La Fiorentina è sempre lì, vicina alla zona Europa, avrà tempo per recuperare».
Pronostico?
«Per carità! Diciamo che sarà una delle due domeniche all’anno nelle quali mi augurerò che Pioli perda. Per il resto, dopo il Bologna, guardo sempre il suo risultato sperando che abbia vinto».
Sarà allo stadio?
«Penso di sì».
Vuol mandare un messaggio a Pioli?
«Stefano, perdonami, ma stavolta devi perdere. Poi, da lunedì, amici come e più di prima!».